Di Roberto Vezzoli – foto Matteo Galuzzi
Fabarm, con il tattico sembra averci preso gusto: per questo, oltre a dedicare a questo settore un’apposita “divisione” aziendale con logo ad hoc (Fabarm Professional), all’inizio del 2014 ha presentato un cattivissimo pump-action concentrato di tecnologia, l’Stf/12 Compact.
Il fucile si presenta massiccio e robusto, e la prima sensazione all’azionamento della pompa è quella di scarrellare una 1911 piuttosto che un “pompaccio” da battaglia. Il movimento lineare e morbido conferito dalla presenza di due inserti in Ergal 55 a ossidazione dura, consente all’astina di armamento di compiere la sua corsa come se si trovasse su binari, trasmettendo all’operatore la percezione dell’alta tecnologia costruttiva che si traduce immediatamente in solida fiducia nell’oggetto che sta utilizzando.
Per il test a fuoco è stato impiegato il modello con canna di 11 pollici (280 mm), il più compatto e aggressivo della famiglia, sul quale è installato lo strozzatore munito di door breacher in acciaio, che funge anche da freno di bocca. In alternativa, è possibile montare uno strozzatore interno Tribore Hp di 82 millimetri, denominato Accuracy in quanto è studiato per offrire le massime prestazioni in termini di precisione. Ovviamente, è anche possibile montare gli altri strozzatori tradizionali.
Il serbatoio tubolare ha una capacità teorica di 4 colpi (12/76), e può essere utilizzato anche in tale configurazione, ma è previsto di serie un tubo prolunga che porta la capacità a 5+1 cartucce.
Oltre che con canna di 11 pollici, l’arma è disponibile con canna di 14, 18, 20 o 22 pollici, e conseguenti capacità del serbatoio di 5, 6 e 7 cartucce (quest’ultima capacità sia per il 20, sia per il 22 pollici). Fino a 18 pollici, le canne hanno foratura costante a 18,4, mentre le canne di 20 e 22 pollici hanno l’esclusivo profilo interno Tribore Hp, che garantisce velocità più elevate e migliore distribuzione della rosata rispetto a una foratura tradizionale.
Uno degli aspetti più innovativi dell’arma è la predisposizione di una slitta Picatinny a tutta lunghezza, innestata a Pivot e, pertanto, facilmente amovibile e rimontabile, senza (teoricamente) perdere la taratura degli strumenti ottici eventualmente installati. L’innesto del Pivot si trova in corrispondenza dell’estremità anteriore del carter copricanna, si fa combaciare la slitta in posizione perpendicolare dal lato sinistro e poi la si ruota in senso antiorario, fino a far combaciare la parte posteriore con l’apposito attacco. Quindi, si blocca in sede serrando un morsetto a vite. Nulla è lasciato al caso e anche il senso di rotazione del Pivot è stato deciso ad hoc dopo attenti studi.
Sulla slitta Picatinny sono presenti di serie mire metalliche Lpa, costituite da un mirino in fibra protetto da alette, con diottra tipo Ghost ring regolabile e dotata anch’essa di riferimenti in fibra. Se si sgancia la slitta, però, in corrispondenza dei punti di attacco sono presenti mire fisse di back-up, costituite da mirino a lama e diottra con riferimenti 3-dot system bianchi per il tiro istintivo. Ulteriore finezza, quando si rimuove la slitta, l’innesto posteriore può essere protetto con un’apposita piastrina che si fissa mediante una vite superiore e presenta un canale per non ostacolare la collimazione con la diottra di back-up.
Una volta assemblato con tutti gli accessori, prolunga del serbatoio compresa, è indubbiamente “minaccioso”; l’aspetto deciso e compatto è incattivito dalla presenza della lunga slitta superiore e dal generoso door breacher.
Il calciolo ribaltabile (sul lato destro) presenta una massiccia cerniera di collegamento con il castello dell’arma che garantisce estrema stabilità sia in apertura sia in chiusura. La posizione di chiusura è mantenuta grazie a un perno che fuoriesce dal castello poco dopo la guardia del grilletto, sul quale si impegna un inserto metallico elastico che si trova nel calcio. Riportare il calciolo in apertura è risultato un po’ difficoltoso probabilmente per il fatto che l’elemento elastico di tenuta era ancora immacolato, la presa di quest’ultimo sul perno è risultata assolutamente energica e ha richiesto un’altrettanto energica e decisa manovra.
La canna è rivestita per la quasi totalità della superficie da un elemento in Ergal con finitura antiriflesso e anodizzazione nera che impedisce, durante le manipolazioni, di venire a contatto diretto con la canna che durante le sessioni di tiro si scalda inevitabilmente.
L’Stf/12 Compact è disponibile anche in versione Initial: conserva tutte le caratteristiche dell’arma principale, è solo priva di alcuni accessori per contenere il prezzo finale. Viene, quindi, consegnato senza rompifiamma/breacher e senza slitta Picatinny, nella sola variante con canna di 11 pollici viene anche omessa la prolunga del serbatoio, per evidenti ragioni (sporgerebbe oltre la volata!). Queste parti possono, però, essere acquistate in seguito, a piacimento del proprietario.
La prova a fuoco è iniziata con la verifica della taratura ingaggiando un bersaglio a 25 metri con munizionamento slug. Con pochissimi click alla diottra, l’arma è stata perfettamente azzerata e si è così provveduto alla verifica delle rosate a 25 metri con l’impiego di più tipologie di munizioni.
Tutte le rosate sono risultate similari e ampiamente soddisfacenti per un’arma con una canna e una linea di mira così corte: degna di nota la rosata ottenuta con le S&B Practical. Un’interessante riscontro è emerso dalla prova crono alla quale è stato sottoposto il binomio arma-munizione, confrontando i valori ottenuti con l’Stf/12 con quelli ottenuti con altro fucile dotato di canna di 26 pollici (660 mm): lo scarto di velocità è risultato differente solo di circa il 15%, ovviamente a favore della canna più lunga.
Il Fabarm oggetto della prova ha dimostrato di non aver bisogno di lunghi periodi di affiatamento con l’operatore ed è stato subito impiegato con semplicità e naturalezza. La parte finale della prova è stata dedicata al tiro con l’utilizzo del solo pistol grip e con il calcio ripiegato, anche in questo caso il door breacher ha fornito un ottimo supporto tecnico, smorzando il rinculo del piccolo di Casa Fabarm ha consentito di sparare un buon numero di colpi senza creare problemi derivanti dal troppo rinculo. Unico neo nello svolgimento di questa tecnica di tiro è quello della posizione del calciolo ripiegato che limita l’azionamento della pompa e l’operatore è costretto a impugnarla all’estremità per non incappare nel calcio a fondo corsa. In conclusione si può affermare che l’Stf/12 di casa Fabarm ha una linea decisa e aggressiva, presenta finiture e dettagli curatissimi, allo sparo mostra tutto il carattere deciso ed energico ma assolutamente gestibile, lo definirei un “leone gentile”.
L'articolo completo è stato pubblicato su Armi e Tiro – settembre 2014
Modello: Stf/12 Compact
Tipo: fucile a pompa
Calibro: 12/76
Funzionamento: a pompa, otturatore a tassello superiore oscillante con doppia briglia
Lunghezza di canna: 280 mm (11”), oppure 360 mm (14”), 460 mm (18”), 510 mm (20”) o 560 mm (22”)
Foratura canna: da 11 a 18 pollici, 18,4 mm costante; 20 e 22 pollici, Tribore Hp
Strozzatura: strozzatori intercambiabili Inner Hp Accuracy di 82 mm (in dotazione uno strozzatore Accuracy) o strozzatore cilindrico/rompifiamma/breacher con lunghezza esterna di 90 mm
Lunghezza totale: 850 mm con calcio esteso (canna 11”); 640 mm con calcio ripiegato
Alimentazione: serbatoio tubolare
Numero colpi: 5+1, con canna di 11 e 14 pollici; 6+1 con canna di 18 pollici; 7+1 con canna di 20 e 22 pollici
Scatto: Racing diretto, in un solo tempo, peso di sgancio dichiarato 1.600 grammi
Percussione: cane interno
Sicura: manuale a traversino sul ponticello, maggiorata; automatica che impedisce l’apertura dell’otturatore a cane armato (con leva di svincolo per lo scaricamento manuale)
Mire: mirino e diottra (3,5 mm) fissi di back up con riferimenti bianchi 3-dot system; slitta Picatinny innestata a Pivot per l’installazione di ottiche o mire ausiliarie; sulla slitta Picatinny, mirino in fibra ottica protetto da alette e diottra regolabile tipo Ghost ring (5 mm) con riferimenti in fibra ottica (Lpa)
Calciatura: polimerica pieghevole, scheletrata; astina con slitta Picatinny inferiore per l’installazione di torce o altri accessori
Calciolo: Fabarm Hra di 22 mm, opzionali 12 e 27 mm
Materiali: carcassa e copricanna in Ergal, calcio e astina polimerici (quest’ultima ha due inserti in Ergal), serbatoio e otturatore in acciaio
Finiture: fosfatazione nera opaca, calciatura con trattamento soft touch
Peso rilevato: 3.696 grammi (11”)
Altre versioni: Compact initial, senza slitta Picatinny superiore, senza rompifiamma e (solo versione 11”) senza prolunga del serbatoio