Sono giornate convulse di attesa, e di trepidazione, per gli appassionati, in vista del voto alla Camera dei deputati del ddl sulla cosiddetta “legge europea” (Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2019-2020), dopo l’ok del Senato, in particolare per quanto riguarda l’emendamento proposto dal senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, e approvato, relativamente all’abolizione del divieto di commercializzare armi corte in 9×19.
Abbiamo, quindi, intervistato il senatore Fazzolari per avere un quadro più preciso e accurato su quanto accadrà nei prossimi giorni, relativamente all’iter del provvedimento: “La prima cosa sulla quale è necessario fare chiarezza”, ha dichiarato, “è che ormai non si può più parlare di emendamento, il provvedimento che abrogherà il divieto di armi corte in 9×19 mm fa ormai a tutti gli effetti parte del disegno di legge, quindi o “salta” la legge nel suo complesso, oppure sarà approvata con il comma in questione”.
Si possono fare ipotesi sui tempi nei quali la camera affronterà il ddl?
“Sono possibili, a mio avviso, due ipotesi precise: la prima, considerando che il testo era già passato alla Camera dei deputati prima di andare in Senato, è che la Camera calendarizzi discussione e votazione già per le prossime settimane, quindi con approvazione addirittura entro la fine del mese di novembre. Questo perché il ddl contiene anche la relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Ue per il 2021 e sarebbe decisamente paradossale che un siffatto provvedimento vedesse la luce nel 2022, già è una cosa che si sarebbe dovuta approvare all’inizio dell’anno, non alla fine. La seconda ipotesi è che la calendarizzazione della votazione venga posticipata a causa dei lavori necessari per l’approvazione della legge di bilancio, in tal caso comunque non si andrebbe oltre le prime settimane di gennaio 2022”.
C’è anche la possibilità che la Camera voglia nuovamente mettere mano al testo?
“La possibilità tecnicamente esiste, direi tuttavia che è piuttosto remota, visto appunto che i deputati hanno già dato una prima lettura e approvazione al documento, la scorsa primavera”.