David Sassoli e il presidente nazionale di Fidc Massimo Buconi si sono incontrati a Ravenna. Un lungo e cordiale incontro per parlare dei problemi, ma anche delle opportunità offerte dal mondo venatorio italiano
In occasione della sua presenza a Ravenna come ospite alla Festa nazionale dell’Unità, il presidente del parlamento europeo, onorevole David Sassoli ha avuto un incontro privato con il presidente nazionale della Federazione italiana della caccia Massimo Buconi.
Nel lungo e cordiale incontro, al presidente Sassoli sono state esposte le criticità più urgenti in tema venatorio nei rapporti fra l’Unione europea e il nostro Paese, soprattutto in tema di avifauna migratoria, revisione dei key concepts e conseguenti tempi di prelievo di alcune specie, fortemente limitato in Italia rispetto ad altri Stati europei confinanti.
Gestione dei grandi carnivori; opportunità in tema di recuperi ambientali e valorizzazione della biodiversità offerte dalla nuova Pac; munizionamento tradizionale in piombo e altri temi sul tavolo della Commissione europea sono stati gli altri temi che hanno occupato il colloquio.
“Ringrazio il presidente Sassoli per la sua disponibilità nei nostri confronti e per l’attenzione che ha sempre mostrato per le istanze espresse dal mondo venatorio”, ha dichiarato al termine dell’incontro il presidente Massimo Buconi. “È stato un incontro informale, ma forse proprio per questo ancora più utile e costruttivo. Da parte nostra siamo consapevoli da tempo che il ‘nodo Europa’ è fondamentale per la caccia italiana e da parte mia e dell’attuale consiglio di presidenza ci sarà sempre la massima attenzione e partecipazione, come Federcaccia – da sola e attraverso la nostra presenza in Face -, a tutti i processi presenti e futuri in atto a Bruxelles”.
Il presidente Buconi era accompagnato nell’occasione dai dirigenti Federcaccia Stefano Merighi, consigliere di presidenza; Massimo Bulbi, presidente regionale dell’Emilia Romagna; Dante Gianstefani, presidente provinciale Ravenna e dai consiglieri regionali Libero Asioli e Stefano Venieri.