La Federazione italiana della caccia della caccia esprime soddisfazione “per il lavoro svolto dall’ufficio avifauna migratoria nel sostenere le Regioni con giustificazioni scientifiche che hanno permesso di motivare il discostamento delle indicazioni degli anticaccia e che sono state riconosciute dai tar della Liguria e della Calabria nelle recenti ordinanze emesse. Il Tar Liguria ha infatti respinto il ricorso che chiedeva l’adeguamento al parere Ispra per la chiusura dei turdidi e della beccaccia rispettivamente al 10 gennaio e al 31 dicembre; è quindi mantenuta la possibilità per i cacciatori liguri di cacciare queste specie fino al 20 di gennaio. Purtroppo la regione non aveva voluto accogliere la richiesta di prolungare il tordo bottaccio fino al 31 di gennaio pur essendoci dati regionali a supporto. Auspichiamo in ogni caso che questa vittoria consenta in futuro di riportare questa specie fino al termine della stagione. Il Tar Calabria ha respinto la richiesta di sospensiva riguardante le chiusure di beccaccia e tordo bottaccio stabilite dalla regione rispettivamente al 20 e al 31 gennaio, motivate anche grazie ai dati forniti dall’ufficio avifauna migratoria. Anche in questo caso i ricorrenti chiedevano la chiusura al 31 dicembre per la beccaccia e al 10 gennaio per il tordo bottaccio. Il tar Calabria ha accolto invece la sospensiva per la chiusura della caccia alla quaglia che era stabilita per il 16 dicembre invece che al 31 ottobre. L’ufficio avifauna migratoria sta lavorando per supportare la regione per una nuova delibera che consenta la caccia alla quaglia fino a una data successiva al 31 di ottobre. Si conferma quindi che l’adesione ai Key concept e alla Guida interpretativa della Direttiva uccelli, che consente il superamento del key concept nazionale in presenza di dati regionali differenti, è la strategia corretta per la difesa della caccia all’avifauna migratoria: allo stesso modo le iniziative scientifiche dell’ufficio avifauna migratoria si sono dimostrate utili in Calabria per le motivazioni utilizzate dalla regione per discostarsi dal parere Ispra”.
Fidc: dati scientifici, linea vincente
La Federazione italiana della caccia della caccia esprime soddisfazione “per il lavoro svolto dall’ufficio avifauna migratoria nel sostenere le Regioni con giustificazioni scientifiche che hanno permesso di motivare il discostamento delle indicazioni degli anticaccia e che sono state riconosciute dai tar della Liguria e della Calabria nelle recenti ordinanze emesse