È piuttosto evidente che non si può essere soddisfatti sul parere espresso alla I commissione della camera (anche se è decisamente meglio di quello del Senato). Bisogna ancora sorvegliare il governo e sensibilizzarne i componenti. Il nostro mondo deve comunque trovare unità per agire compatto.
Ecco il commento di Simone Ciucchi, presidente Fisat: “Come si può osservare, pur lontano dall’ideale, queste modifiche attenuano di molto la compressione in materia di armi dei cittadini onesti, perseguita ad ogni costo da quel pugno di funzionari ministeriali che avevano redatto in gran segreto la bozza originale. Rimane da chiedersi cosa sarebbe stato possibile ottenere – nella vera direzione della Direttiva che mira a controllare il traffico illegale di armi - se le associazioni storiche di categoria e sportive si fossero realmente schierate da subito con i cittadini onesti invece di cercare comodi accordi che ne servissero unicamente gli interessi corporativi. Adesso la palla passa al Consiglio dei Ministri che dovrà in qualche modo tenere conto del parere della Camera, specie in considerazione del prossimo Testo unico sulle armi di cui si favoleggia da tempo e su cui Fisat – in rappresentanza dei cittadini onesti legittimi possessori di armi – dovrà far sentire la propria voce. Spero solo che questa lezione possa essere una parziale sferzata per cittadini onesti e le associazioni affinché per il futuro perseguano veramente gli interessi di libertà che a tutti debbono stare a cuore senza protezionismi da corporazione medioevale che finiranno invariabilmente per far soccombere tutti, uno dopo l’altro. Spero che a tutti sia ormai chiaro che i nostri avversari non possono essere rabboniti, ma solo combattuti. Colgo l’occasione per ringraziare la Lega Nord Padania e tra questi l’onorevole Vanalli e la segreteria della Lega Nord presso la camera dei Deputati per tutto il lavoro svolto insieme a noi, il senatore Lorenzo Bodega della Lega, gli onorevoli Luciano Rossi e Carlo Nola del pdl, l’onorevole Gabriele Cimadoro dell’Idv per i coraggiosi interventi presentati contro l’opposizione capitanata dalla senatrice del Pd, Marilena Adamo, che ancora una volta non ha esitato a cercare ogni scusa per comprimere i diritti dei cittadini onesti. Un ringraziamento finale va alla rivista Armi e Tiro, unica a sostenere sin dall’inizio la lotta di questa associazione di cittadini onesti per la tutela del possesso legale e responsabile di armi, e a tutti coloro che hanno scritto lettere, cercato contatti e iscrizioni, diffuso il concetto che questa guerra deve essere combattuta a tutti i costi pena la più totale sconfitta e la perdita dei nostri diritti. Comunque vada a finire e qualunque sarà il testo finale di questo decreto, non è il momento di sedersi o di piangere sul latte versato perché molte altre sfide ci attendono”.
Ora il commento dell’Associazione nazionale produttori armi e munizioni: “Abbiamo seguito da vicino l’iter parlamentare dello schema di decreto, che oramai si trova alle battute finali prima di tornare al Governo e notiamo con piacere che buona parte delle nostre osservazioni sono state accolte dalle Commissioni di merito e condivise da Mantovano. Stiamo lavorando affinché oltre alle “condizioni” poste nei pareri delle commissioni, vengano accolte anche gran parte delle “osservazioni”, visto che non sempre vengono tenute in considerazione”.
E ora il parlamentare Carlo Nola: “Dopo 4 o 5 riunioni con Mantovano con Vanalli, io e gli altri colleghi del pdl Luciano Rossi, Anna Maria Bernini e Viviana Beccalossi, dopo innumerevoli liti con i funzionari, qualcosa forse abbiamo portato a casa. Tolta definitivamente la ricarica, dettagli sulla definizione delle munizioni e il trasporto dei caricatori, qualche alleggerimento per armieri, rappresentanti e produttori, scongiurato scacciacani mignon e Soft air solo in plastica. Sulla visita medica per i detentori forse sono riuscito a farla richiedere solo per chi ha le munizioni escludendo chi non le ha o le riconsegna. Purtroppo per Soft air elevata esclusione acquisto ai minori di 16 anni. Inserito il divieto porto Taser, che naturalmente non c’entra nulla con le armi da fuoco! Abbiamo inserito la richiesta di togliere le sanzioni non direttamente collegate con la direttiva. Forse non serve a nulla ma si dovrebbe poter continuare a sostituire anche la parti marchiate se rotte o usurate. Nel decreto finale il Governo è obbligato a rispettare le condizioni ma per le osservazioni ha solo un impegno politico. Ho avvisato Mantovano che cosa significherebbe disattenderle per il settore e gli appassionati”.