La provincia di Forlì-Cesena ha vinto anche in secondo grado sulla richiesta di sospensione dei calendari venatori avanzata dalla Lega anti-vivisezione e dalla Lega per l’abolizione della caccia. Il Consiglio di Stato, infatti, ha ribadito nella sentenza dello scorso 23 ottobre quanto stabilito dal Tar dell’Emilia alla fine di luglio. In particolare, per quanto riguarda l’omessa valutazione di incidenza sui calendari venatori, meramente suggerita dall’Ispra (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nel proprio parere, la Provincia ha controdedotto che tale valutazione è stata effettuata in sede di realizzazione dei piani di gestione faunistico-venatori e che le relative prescrizione sono riportate nei calendari impugnati.
Sulla questione l’utilizzo di munizioni atossiche per la caccia agli ungulati, è stato eccepito che non esiste allo stato un divieto normativo. Infine, per il prelievo selettivo di alcuni ungulati, è stato controdedotto che tale prelievo è consentito anche in deroga ai periodi fissati nella legge quadro 157/1992 per effetto della normativa statale e regionale. Le argomentazioni hanno incontrato il favore dei giudici amministrativi, che hanno quindi respinto l’appello. I calendari venatori della Provincia di Forlì-Cesena sono pertanto pienamente operativi.