Nel 2012 sparò a un ladro, uccidendolo: finalmente la Cassazione mette la parola fine a un incubo per un tabaccaio del Padovano
La Cassazione ha messo la parola “fine” alla drammatica vicenda della quale è rimasto vittima Franco Birolo, che nel 2012 sparò a un malvivente moldavo introdottosi nel suo negozio, uccidendolo. Condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa e al risarcimento di 325 mila euro da pagare a madre e sorella del ladro, Birolo era stato poi assolto in appello nel 2017 ma la sorella del ladro aveva impugnato in Cassazione la richiesta di risarcimento. La corte ha definitivamente chiuso la questione dichiarando inammissibile il ricorso, nonostante il procuratore generale di Roma avesse sostenuto la tesi secondo la quale il proprietario avrebbe dovuto attendere dentro casa che i ladri terminassero il loro “lavoro”, senza assumere alcuna iniziativa. L’incubo per il tabaccaio di Civé di Correzzola (Pd) può dirsi finalmente concluso, anche se per gettarsi alle spalle quella drammatica notte sono stati necessari sei anni e una ingente somma di denaro.