Germania: incentivi per la consegna di coltelli “vietati”

Dopo la recrudescenza di crimini commessi con coltelli, in Germania si pensa di incentivare con bonus economici la consegna spontanea di quelli “vietati”. Allo studio anche un inasprimento normativo

La Germania fronteggia un aumento dei reati commessi con l’uso di coltelli e cerca di correre ai ripari: in particolare il sindacato di polizia ha proposto di premiare con un bonus la consegna spontanea dei coltelli dei quali è attualmente vietato il porto, cioè quelli a farfalla e quelli con lama di lunghezza superiore a 12 centimetri. Il bonus, secondo il sindacato di polizia, potrebbe essere un abbonamento a Netflix. La proposta ha trovato sponda nel bundestag da parte dei Verdi, che hanno osservato come un incentivo di valore economico possa motivare più persone a rinunciare alle armi vietate.

La capogruppo dei Verdi al Bundestag, Irene Mihalic, ha inoltre chiesto una riforma globale sulla legge in materia di armi, alla quale per la verità il ministero federale degli interni sta già lavorando. Il governo del land della Bassa Sassonia ha avanzato, riguardo ai coltelli, la proposta di vietare il porto in pubblico di quelli con lama fissa più lunga di 6 centimetri e di quelli a serramanico.

Anche la Germania, quindi, come la Gran Bretagna, sembra essersi avviata sulla strada della burocratica suddivisione dei coltelli in base alle loro caratteristiche, senza considerare quali siano le cause sociali che ne stanno determinando la diffusione e l’impiego illegale, in particolare tra i giovani. Non è chiaro, tra l’altro, quale deterrente possa costituire per un soggetto che sia psicologicamente pronto a usare un coltello per ferire o uccidere un’altra persona, sapere che quel tipo di coltello sia vietato o meno. L’esperienza britannica, a quanto pare, non ha insegnato proprio nulla.