In Svizzera, dal 2010, è possibile per i cittadini richiamabili (che, come è noto, sono autorizzati a detenere le armi individuali d’ordinanza nella propria abitazione) consegnare le suddette armi nelle caserme, tra un richiamo del servizio militare e l’altro. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche elvetiche, però, risulta che questa possibilità sia stata effettivamente esercitata da meno di mille cittadini! Il dato, confermato dal Dipartimento federale della difesa, rappresenta circa lo 0,5 per cento delle armi in distribuzione, pari a circa 170 mila esemplari ed è ampiamente al di sotto delle previsioni stimate, che invece ipotizzavano almeno il deposito di 25 mila armi.
Molto probabilmente, i cittadini svizzeri assegnatari delle armi d’ordinanza hanno considerato assurda e contraddittoria la possibilità di consegnare nelle caserme le armi a loro assegnate, atteso il fatto che l’efficienza dell’esercito svizzero in caso di mobilitazione si basa proprio sul concetto che ogni soldato possa uscire dalla propria casa già completamente armato ed equipaggiato. E questo, da tempo immemorabile. Che dire? Saggezza 1, burocrazia 0!