Il sito Spartanat ha lanciato ieri la “bomba”: una serie di brevetti depositati dalla Glock inerenti le parti di una carabina, apparentemente, d’assalto.
Diciamo subito che questo non significa matematicamente, che la Glock lo costruirà: a scanso di equivoci o accuse di clickbait. Di fatto però , la Glock Technology Gmbh ha recentemente pubblicato una sere di brevetti distinti ma incentrati su una arma da fuoco dalle apparenze di un assault rifle. Pubblicati, recentemente… mentre invece le date di “deposito” di alcuni brevetti risalgono al 2019. Di per sé si tratterebbe già di una notizia non da poco ossia, il “core business” aziendale è sempre stato focalizzato su una unica tipologia di arma: la nota pistola polimerica. Tale unico focus ha anche consentito alla Glock di perfezionare, curare, seguire ai massimi livelli il suo prodotto. Più volte si è gridato “al lupo”circa fantasiosi revolver o pistole mitragliatrici Made in Wagram, ma si è sempre trattato o di goliardia o di vere e proprie fake news.
Questa volta è diverso: se non nelle reali intenzioni del costruttore, almeno nella realtà dei brevetti depositati. Ma l’aspetto più importante… è ancora un altro: le soluzioni meccaniche presentate sono in effetti innovative o perlomeno diverse dall’attuale mainstream tecnico. Per quanto al momento sia oggettivamente difficile comprendere bene nell’insieme, tutte queste nuove idee (nei brevetti solitamente, si danno indicazioni di massima appunto per riservarsi futuri maggiori o più specifici ambiti), possiamo elencarle e sommariamente, descriverle:
- un nuovo sistema a sottrazione di gas con pistone anulare (e prese di gas radiali sulla canna molto vicine alla camera di scoppio), che darebbe una corta spinta a due aste di comando laterali verso il porta otturatore.
- blocco portaotturatore molto compatto con molla di ritorno superiore, otturatore rotante multi alette dotato di perno di comando rotazione integrato, che agisce entro una camma presente nel corpo del portaotturatore (sistema più simile all’Ak 47 che al sistema Stoner).
- espulsore mobile, con corsa parallela all’otturatore comandato da una leva articolata posteriormente, quest’ultima nella fase finale di arretramento va a sbattere contro un risalto interno che manda l’espulsore a sopravanzare la faccia dell’otturatore.
- barrel extension squadrata.
- manetta di armamento non reciprocante: singola su un lato a scelta, oppure abbinabile in coppia.
- sistema di sgancio rapido della canna.
- un nuovo sistema di sgancio ambidestro del caricatore.
Tra le varie osservazioni, in un disegno generale dell’arma (sopra), si nota la sistemazione della calciatura addirittura leggermente più in alto rispetto all’asse della canna, soluzione mirata ad un miglior controllo dell’arma in fuoco automatico. Nel disegno riguardante la suddivisione dei sistemi notiamo quattro gruppi principali: calciatura (che è sicuramente di tipo ribaltabile), gruppo impugnatura-scatto-bocchettone di alimentazione, un semicastello superiore, un gruppo astina. Ora, dato che la Glock è maestra nei polimeri, è lecito pensare a un impiego di questi ma non sappiamo quanto “ampio” o se invece, “limitato”. È altrettanto lecito siano considerati e inclusi controlli ambidestri, slot per il montaggio di rail e calciatura ribaltabile regolabile. Inoltre, dalla osservazione dei disegni dei particolari meccanici molto “squadrati”, si intuisce il tentativo di limitare il numero delle lavorazioni meccaniche possibili tramite macchine a Cnc.
Tanto per sopire ulteriori entusiasmi… e chi segue i brevetti armieri internazionali professionalmente lo sa da tempo, non è neanche la prima volta che Glock brevetta qualcosa riferito alle carabine: in precedenza infatti, ha depositato brevetti perlopiù inerenti a miglioramenti meccanici della piattaforma Ar15 e, domanda, abbiamo poi visto forse un Glock 15?
Pertanto, teniamo pure a mente il fatto che Glock ha concepito delle soluzioni per una innovativa carabina e le ha “protette” con brevetti specifici, consideriamo però anche il fatto che potrà come non potrà… diventare una realtà e di certo, non nel breve periodo. A Gaston… il privilegio di smentirci.