Heckler & Koch fa ricorso contro la scelta del fucile d’assalto Mk556 di Haenel per le forze armate tedesche: svelati anche i compensi richiesti dai due competitor
È stata, in buona sostanza, l’offerta più bassa (152 milioni di euro contro 179, Iva inclusa) a far pendere l’ago della bilancia della scelta per il nuovo fucile d’assalto per la Bundeswehr sull’Mk556 di Haenel, contro l’HK416 di Heckler & Koch. Ma non solo: le valutazioni tecniche sulle armi presentate dai due principali competitor, cioè Haenel ed Heckler & Koch, avrebbero accordato all’arma presentata da Haenel anche un leggero vantaggio tecnico.
Heckler & Koch, tuttavia, non ci sta e ha presentato ricorso giudiziario contro la decisione del governo tedesco, con una relazione di ben 320 pagine nella quale si evidenziano tutti gli elementi in base ai quali la decisione sarebbe contestabile.
Gli elementi più critici evidenziati nel ricorso si concentrerebbero sia sulle modalità tecniche delle prove svolte, sia sul fatto che i tecnici incaricati di svolgerle sarebbero i medesimi che avevano scoperto alcuni anni fa i difetti sul fucile d’assalto G36 (che l’Mk556 dovrebbe appunto sostituire). Difetti sui quali peraltro H&K aveva a sua volta citato in giudizio la Bundeswehr, vincendo in tribunale.
È tuttavia il prezzo, l’elemento sul quale si concentrano le doglianze di H&K: secondo l’azienda il prezzo per ciascuna arma che Haenel fornirà all’esercito tedesco è così basso da non riuscire a coprire i costi di produzione e, di conseguenza, potrebbe essere una operazione di dumping (vendita sottocosto), illegale negli appalti pubblici. Sempre secondo i legali di H&K, sarebbe impossibile per le dimensioni aziendali di Haenel (con 120 dipendenti, contro i 1.000 di H&K) riuscire ad assolvere la commessa e, di conseguenza, l’arma potrebbe essere in realtà prodotta altrove, cioè negli Emirati arabi (Haenel è un marchio di proprietà dell’azienda emiratina Tawazun). Questa specifica affermazione è stata tuttavia seccamente smentita da Haenel, che tramite il proprio responsabile Olaf Sauer ha invece confermato che “la produzione del fucile d’assalto per le forze armate tedesche viene effettuata per oltre il 90 per cento in Germania e avvantaggerà soprattutto la regione della Turingia meridionale. In particolare, la produzione di canne, uno dei fattori essenziali per la qualità dell’arma, è effettuata presso lo stabilimento di Suhl del gruppo Merkel, che dispone delle capacità tecniche necessarie”.