Haiti: anche donne per l’ordine pubblico

Le 110 donne della Bangladesh National police: dure, orgogliose e determinate ma certamento non “pesi massimi”. Scontri a Saint Marc con una folla esasperata dell’aggravarsi dell’epidemia di colera che protesta contro il governo e il risultato elettorale. Lacrimogeni, sassi e qualche sparo in aria. Seppure allertati, i nostri carabinieri non stati fatti intervenire.

Dal nostro inviato Gilberto Cervellati

Scontri a Saint Marc con una folla esasperata dell’aggravarsi dell’epidemia di colera che protesta contro il governo e il risultato elettorale. Lacrimogeni, sassi e qualche sparo in aria. Seppure allertati, i nostri carabinieri non stati fatti intervenire.

I carabinieri sono la forma meglio qualificata per questi interventi: i loro compagni di missione, seppure volenterosi, hanno ancora molta strada di percorrere. Come le 110 donne della Bangladesh National police: dure, orgogliose e determinate ma certamento non “pesi massimi”.

Lo stato di degrado di questo Paese non potrebbe essere peggiore. Un degrado che colpisce ogni singolo oggetto, anche il più piccolo. Nulla è intatto qui.

Con il 50% degli analfabeti e una vita media di 49 anni, un haitiano vive con 1 dollaro al giorno. È anche la città delle sbarre: tutto è chiuso da inferriate per via delle criminalità.