Dopo un incredibile lavoro di restauro, è stato finalmente inaugurato il coronamento del progetto di valorizzazione del Forte Montecchio Nord di Colico (So), unica installazione rimasta intatta del complesso sistema di 48 risalenti ai primi del XX secolo per la difesa del confine italiano. Questa sentinella di pietra, cemento e acciaio è di particolare interesse storico-culturale in quanto è riuscita a conservare nei decenni, pressoché intatte, le quattro cupole semoventi corazzate con i quattro cannoni Schneider da 149 mm, nonché i sistemi di comunicazione e ventilazione. Purtroppo il trascorrere del tempo ha inesorabilmente compromesso la funzionalità originaria, ma grazie all’intervento del Museo della guerra bianca in Adamello, che dal 2009 ha in gestione la struttura, e al contributo straordinario della Regione Lombardia erogato nell’ambito delle attività per i cent’anni dall’inizio della grande guerra, è stato possibile ultimare il restauro e far sì che due torrette e i relativi cannoni tornassero alla vita, ripristinando con grande attenzione storica le originarie capacità di movimento in elevazione e soprattutto in brandeggio. Per dare una pallida idea del lavoro compiuto occorre ricordare che i cannoni, da soli, pesano quasi quattro tonnellate mentre il totale delle parti mobili (cannoni, cupole eccetera) è di ben 50 tonnellate per ciascuna bocca da fuoco.
Il percorso museale è stato allestito all’insegna della tecnologia con il sistema interattivo Near, che consente di creare una serie di punti di potenziale informazione testuale e multimediale consultabili tramite Smartphone e Tablet, anche nei punti in cui non c’è segnale 4G o Gsm.
Il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, Ugo Parolo, ha inoltre annunciato il progetto di inserimento del Forte Montecchio in un progetto tematico con altre regioni italiane, con l’Austria e la Slovenia che dovrebbe sfociare nel riconoscimento del sito come Patrimonio dell’umanità Unesco.