Negli ultimi tre anni Fabbrica d’armi Beretta e Beretta Usa hanno fatto investimenti per 80 milioni di euro, 42 nel solo 2014. Roba da ridere, si fa per dire, perché saranno in tutto addirittura 140 nel triennio 2015-2017. Il 36% degli investimenti si è concentrato sullo sviluppo industriale e altrettanto sul marketing, il 23% sulla ricerca e sviluppo, il 5% sull’information technology. Molti dei prossimi investimenti saranno negli Stati Uniti.
«Negli ultimi tre anni abbiamo rivoluzionato la fabbrica di Gardone e adesso costruiremo la nuova a Gallatin, Tennessee», spiega Franco Gussalli Beretta, vice presidente e amministratore delegato di Fabbrica d’armi Pietro Beretta. «Finora Beretta Usa costruiva 100 mila pezzi, in particolare pistole small frame e large frame, ma nei prossimi anni contiamo di passare a 500 mila pezzi, anche di altre categorie. Ci hanno messo tanto a creare un reparto ricerca e sviluppo anche là, ma adesso è in grado di funzionare al meglio».
Tanti investimenti soprattutto nella produzione, insomma, con il Beretta production system, che significa lean production, tanta tecnologia, qualità totale e assistenza. Ma anche tanti prodotti nuovi: saranno 94 prodotti nei prossimi tre anni e di tutti i tipi. Beretta punta molto sulla digitalizzazione, sulla sua piattaforma di e-commerce, sul social e sulle competizioni perché vuole parlare direttamente con il cliente, essere più orientata al mercato. Le armerie hanno un peso determinante in tutto il mondo, in tutti i 70 Paesi in cui Beretta è presente con approccio multichannel: sono 800 i principali rivenditori, 90 gli shop in shop, 70 in Europa e 20 in Usa, 6 le gallery, uno special store è stato recentemente aperto ad Abu Dhabi, c’è interesse per le grandi catene dell’outdoor. In questo senso, le tre più brillanti aperture sono a Mosca, grazie e Kolchuga, a Castellana-Madrid nel centro commerciale El Corte Inglés, ad Harrod's di Londra.