Il Comitato Direttiva 477, Firearms united, Assoarmieri e Conarmi nell'unirsi al dolore per le vittime degli attentati terroristici che stanno insanguinando l'Europa non possono tacere la propria indignazione per l'atteggiamento del primo ministro francese Manuel Valls e del presidente della Commissione europea Claude Juncker riportato diffusamente dai media già nei giorni scorsi.
È opportuno rimarcare come già nell'immediatezza dell'enorme tragedia che ha colpito il cuore dell'Europa il presidente Juncker non abbia trovato di meglio che unirsi al primo ministro francese Valls per sottolineare l'importanza di disarmare i cittadini europei che legittimamente possiedono armi invocando una cessione di sovranità dei paesi alla Commissione…
Già poche ore dopo il gravissimo attentato di Bruxells, Juncker, anziché scusarsi per l'inerzia della Commissione Ue e per le incredibili lacune nella gestione della sicurezza e dell'intelligence – che risultano sempre più chiare e importanti sulla base di quanto riportano ormai ogni giorno le maggiori fonti di informazione – ha approfittato della grande emozione ovviamente suscitata dalla tragica circostanza per sollecitare il Parlamento Europeo ad una repentina accelerazione dell'iter di approvazione degli emendamenti alla Direttiva 91/477, a suo dire necessari a contrastare il terrorismo di matrice islamica, utilizzando argomentazioni infondate, parziali e sostanzialmente mendaci.
I provvedimenti in oggetto, così come formulati dalla Commissione, colpiscono in realtà solo i cittadini legali detentori-utilizzatori delle armi sportive e da caccia e collezionismo, cioè gli onesti cittadini che, semmai, sono le potenziali vittime del terrorismo, senza invece individuare misure idonee a contrastare il traffico illegale di armi di guerra che arma i terroristi e la criminalità organizzata!
La sicurezza pubblica è un diritto di tutti i cittadini e come tale è invocata a viva voce anche e soprattutto da noi sportivi, cacciatori, collezionisti ed operatori commerciali: tuttavia la sicurezza pubblica non si ottiene né con roboanti proclami, né penalizzando le nostre imprese, né cancellando le nostre legittime attività sportive e ludiche, ma, piuttosto, si può conseguire focalizzando l'attenzione sui veri responsabili di questo enorme allarme sociale, che ci colpisce tutti, rischiando di annichilire le nostre libertà.
Anche Valls si è ben guardato dallo scusarsi per i clamorosi errori nella gestione dell'intelligence, della sicurezza preventiva e reattiva e della mancanza di coordinamento delle agenzie di intelligence europee, che tutti invocano ma che per motivi più o meno chiari non viene messo in atto, reclamando però l'urgenza di approvare la proposta liberticida di revisione delle Direttiva armi europea.
Riteniamo indegno e totalmente esecrabile che uomini che dovrebbero rappresentare le Istituzioni più importanti dell’Europa ricorrano a simili espedienti demagogici per sfuggire alle loro evidente responsabilità politiche e amministrative, in tal modo oltraggiando le vittime e le loro famiglie, vittime così due volte: del terrorismo mal avversato e dell’incompetenza e dell'inerzia della burocrazia della Commissione europea.
In qualità di cittadini chiediamo che si combattano senza tregua e con ogni mezzo il terrorismo e la criminalità organizzata, che ci minacciano ogni giorno di più nelle nostre libertà fondamentali, ma chiediamo anche che si abbandonino falsi obiettivi che nulla hanno a che vedere con la sicurezza sociale, come il togliere ai cacciatori, ai tiratori, ai collezionisti e persino alle guardie giurate i loro attrezzi sportivi, gli oggetti di studio e gli strumenti e di lavoro.
Il Comitato Direttiva 477, Firearms united, Assoarmieri e Conarmi, uniti nella totale condanna del terrorismo, vogliono informare tutti gli appassionati che continueranno a collaborare senza sosta nello sforzo comune di impedire l'approvazione delle proposte della Commissione Ue che minacciano le libertà e i legittimi interessi dei cittadini onesti e ringraziano gli europarlamentari che sino ad oggi sono mostrati fermi nella difesa della verità e della giustizia, rifiutando pressioni e speculazioni demagogiche.