Il consiglio comunale di Terni ha trovato l’accordo su un atto d’indirizzo per la realizzazione del museo delle armi. Il documento, che è stato votato all’unanimità, è il risultato della sintesi di quelli illustrati in aula da Leo Venturi (Terni Oltre) e da Alida Nardini (Pd); recepisce inoltre un emendamento proposto da Cinzia Fabrizi per il Pdl. In sostanza il consiglio comunale ha preso atto che “il museo delle armi costituisce un tassello fondamentale dell’in…
Il consiglio comunale di Terni ha trovato l’accordo su un atto d’indirizzo per
la realizzazione del museo delle armi. Il documento, che è stato votato
all’unanimità, è il risultato della sintesi di quelli illustrati in aula da Leo
Venturi (Terni Oltre) e da Alida Nardini (Pd); recepisce inoltre un emendamento
proposto da Cinzia Fabrizi per il Pdl. In sostanza il consiglio comunale ha
preso atto che “il museo delle armi costituisce un tassello fondamentale
dell’intero sistema museale della città, in grado di attrarre turismo, di
autofinanziarsi e di fare della nostra città un punto di eccellenza in Italia e
in Europa per il valore e la qualità della raccolta” e che “nel 2001 fu
sottoscritta un’intesa istituzionale di programma nel cui accordo quadro
relativo ai beni culturali, sottoscritto da Governo, Regione e Provincia di
Terni, era stato inserito il progetto del Museo delle Armi della città”. A oggi
è stato realizzato solo il primo stralcio del museo e per questo il consiglio
comunale ha inteso impegnare il sindaco e la giunta a “compiere tutti gli atti
utili alla ripresa dei lavori per la realizzazione del progetto del museo delle
armi; a ricercare tutte le disponibilità e le sinergie, sia pubbliche che
private, al fine di reperire le risorse economiche in grado di consentire la
definitiva realizzazione del museo; a relazionare al consiglio stesso
sull’evoluzione della tematica”. Inoltre, come richiesto nell’emendamento del
Pdl, il consiglio ha impegnato il sindaco e la giunta anche a “verificare la
possibilità di un’intesa con il Ministero della Difesa al fine di incrementare
la raccolta del museo così da farlo diventare un sito d’interesse nazionale”.