A Brescia inaugurato (e operativo da giugno) il portale Sigma, in grado di collegare, su canali sicuri e criptati, i singoli produttori di armi e la questura, dando la possibilità di trasmettere dati e documenti e ricevere in via telematica le licenze richieste. Un salto nel futuro molto vantaggioso per imprese e uffici amministrativi della polizia. Riduce i tempi e i costi previsti dalle procedure burocratiche necessarie alle autorizzazioni sia per il trasporto sia per la movimentazione di armi; riduce il margine di errore nella compilazione dei documenti; permette alla questura, e alle aziende, l'elaborazione periodica di statistiche.
Inizialmente hanno aderito al progetto 15 aziende che svolgeranno il ruolo di aziende-pilota: Consorzio armaioli italiani, Brugar di Dalle Aste & C., Caesar Guerini, Fabarm, Fabbrica d'armi Olmi di Olmi Giuseppe, Fabbrica d'armi Pietro Beretta spa, Fair, Fap F.lli Pietta & C., Fausti Stefano, Fratelli Tanfoglio, Investarm, Kimar, Pedersoli Davide & C., Poli Nicoletta, Zoli Antonio. Ma il sistema è già operativo presso Kimar, Pietta, Tanfoglio, Beretta, Pedersoli. Proprio Pierangelo Pedersoli, in veste di presidente del Consorzio armaioli italiani, ha sottolineato che si tratta di una delle prime volte che pubblico e privato, e non solo in questo settore, viaggiano di pari passo: «L’impressione è che siano cadute le barriere e tutte le forme di diffidenza. Da parte nostra una dimostrazione della massima trasparenza che ci auguriamo venga apprezzata anche dall’opinione pubblica che spesso è avversa alle armi e che determina certe scelte politiche».
Alberto Gottardi (nella foto sopra), consulente di Rete Sigma, svolge il ruolo di partner tecnologico coordinando le aziende coinvolte nella creazione del software e dell’architettura hardware. L’operazione Sigma costa alle aziende 650 mila euro, in parte finanziati dalla Regione Lombardia. Potrà essere estesa a tutte le aziende bresciane a prezzi contenuti, ad aziende di polveri e munizioni, alle armerie, con Conarmi sempre punto di riferimento, e naturalmente anche ad altre questure.
Presenti il questore di Brescia, Carmine Esposito e il prefetto Valerio Valenti che hanno apprezzato il progetto e soprattutto i risultati in termini di snellimento delle procedure. Il direttore generale di Beretta, Carlo Ferlito, ha sostenuto che deve essere un punto di partenza, una vera autostrada digitale, ma che la Valtrompia ne aspetta anche una fisica. Presente anche il prefetto Marco Valentini, direttore dell’Ufficio per l'Amministrazione generale del Dipartimento della pubblica sicurezza, che ha sottolineato l'importanza del dialogo tra amministrazione e imprese, sinergia che intende utilizzare per migliorare il sistema legislativo.