Il Wildlife center of Virginia, in collaborazione con la Madison University, ha pubblicato i risultati di uno studio durato undici anni relativo alle cause di lesioni e mortalità della piccola fauna. Dall’esame di oltre 21 mila cartelle cliniche di animali ricoverati nei centri per la fauna tra il 2000 e il 2010, è risultato che la maggior causa di interventi è stata determinata dall’azione… dei gatti. “I gatti”, spiegano i ricercatori, “quando viene loro permesso di vagare liberamente all’aperto, richiedono un tributo terribile alla fauna selvatica. Contrariamente ai suggerimenti di alcuni gruppi di difesa del gatto e di quel che piacerebbe credere a molti proprietari di animali domestici, i gatti all’aperto non uccidono solo topi e ratti. Solo ald Wildlife center of Virginia sono state ricoverate 83 specie di uccelli e piccoli mammiferi selvatici a causa di attacchi di gatti, comprese specie comuni e rare. Tra i volatili le vittime più frequenti erano tortore, ghiandaie, pettirossi e cardinali. Scoiattoli grigi, chipmunk, silvilaghi e scoiattoli volanti del Sud sono in cima alla lista dei piccoli mammiferi che cadono vittima dei gatti”. In Italia, il gatto è l’animale domestico preferito, insieme al cane, per un totale complessivo di 14 milioni di esemplari; al terzo posto il coniglio selvatico, con 1,8 milioni di esemplari.
Il gatto è la minaccia più letale per la piccola fauna
Il Wildlife center of Virginia, in collaborazione con la Madison University, ha pubblicato i risultati di uno studio durato undici anni relativo alle cause di lesioni e mortalità della piccola fauna. Dall’esame di oltre 21 mila cartelle cliniche di animali ricoverati nei centri per la fauna tra il 2000 e il 2010, è risultato che la maggior causa di interventi è stata determinata dall’azione… dei gatti!