Il leader dell’outdoor

Gerber si presenta in grande stile in Italia, con i suoi testimonial Bear Grylls e l’ultramaratoneta Mauro Prosperi. Ma soprattutto con i suoi utensili e i coltelli per outdoor e survival

Gerber non è certo una novità per il nostro mercato, ma oggi il leader mondiale dell'outdoor si è presentato in grande stile a Milano con un saluto speciale di Bear Grylls (www.beargrylls.com) il suo celebre testimonial internazionale e l’ultramaratoneta olimpico ed esperto di sopravvivenza italiano Mauro Prosperi (www.ormeneldeserto.it), presente in carne ed ossa.

L'amministratore delegato del gruppo Fiskars in Italia, Francesco Chinaglia (nella foto con Prosperi) ha sottolineato la resistenza, affidabilità e innovazione dei prodotti della statunitense Gerber fondata nel 1939 a Portland in Oregon. La filandese Fiskars, invece, ha addirittura 365 anni. Con Grylls l'ultima parola spetta all'adrenalina e… all'utensile. Il suo motto è spingersi all'estremo, ma con sicurezza.

Alessandra Maggi, responsabile marketing di Fiskars, ha illustrato le sei linee di Gerber (www.gerbergear.it): outdoor; survival, che vede Bear Grylls nel team di sviluppo dei prodotti; essential cioè basica per la vita di tutti i giorni; hunting, con coltelli e torce ergonomici; industrial cioè attrezzi leggeri e indistruttibili, per il professionista ma anche il fai-da-te; tactical, per militari e soccorritori.

I prodotti Gerber sono testati da esperti in vari campi, anche italiani come l'ultramaratoneta Mauro Prosperi, unico italiano in trasmissione con Bear Grylls, che essendosi perso in Marocco durante una tempesta di sabbia mentre stava partecipando alla Marathon des Sables, poi ha dovuto confrontarsi direttamente con la sopravvivenza e quindi ha scoperto i prodotti Gerber. Se l'è cavata con un coltellino e ricorrendo alla forza della disperazione in 10 giorni e perdendo 18 kg. Il coltellino è rimasto con i berberi che l'hanno salvato, a 299 km di distanza da dove doveva trovarsi. «Il survival serve ovunque, non solo nel deserto, ma quando si va a fare la spesa, negli incidenti per un primo intervento. Quindi benvenuto Gerber in Italia!»