Il Palio di Siena, già entrato nelle mire del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, è stato escluso dalle candidature italiane da presentare all’Unesco per il riconoscimento quale bene naturale immateriale. Lo ha deciso un comitato interministeriale composto dai ministri degli Esteri, del Turismo, dei Beni culturali e delle Politiche agricole. “Dalla parte del Palio di Siena, di una storia, di una festa e di un popolo, senza se e senza ma”, è stato il commento di Marco Ciarafoni, responsabile nazionale Biodiversità del Partito Democratico. “Ha vinto la linea Brambilla-Frattini, come spesso avviene quando il governo Berlusconi decide di affrontare temi che attengono al rapporto tra uomo e animale. Una linea dettata dal pregiudizio ideologico, incapace di dare una lettura della realtà non sapendola legare alla storia di un Paese, alle sue tradizioni e alla sua cultura, alle ragioni di un popolo che contribuisce a rafforzare in tutto il mondo il marchio di qualità italiano anche dal punto di vista della conservazione ambientale e della tutela del benessere animale. Ora questa decisione del suo Governo il candidato a sindaco di Siena del Pdl dovrà spiegarlo, se ne avrà forza, agli elettori. L’appuntamento per Siena è solo rimandato e il Palio continuerà a vivere nella coscienza di milioni e milioni di cittadini quale tratto identitario di un Paese e ricchezza del nostro patrimonio culturale”.
Il Palio di Siena, già entrato nelle mire del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, è stato escluso dalle candidature italiane da presentare all’Unesco per il riconoscimento quale bene naturale immateriale. Lo ha deciso un comitato interministeriale composto dai ministri degli Esteri, del Turismo, dei Beni culturali e delle Politiche agricole