Il prefetto di Milano, Gianvalerio Lombardi, è intervenuto sulle pagine di Epolis Milano per commentare la proposta di riforma costituzionale che attribuirebbe alle regioni competenze legislative in materia di sicurezza, favorendo la nascita di nuove polizie locali. «L’aumento della popolazione», si legge nell’intervento, «il degrado ambientale, i flussi migratori dai Paesi poveri verso i Paesi più ricchi, il terrorismo internazionale e altri fattori rendono più dif…
Il prefetto di Milano, Gianvalerio Lombardi, è intervenuto sulle pagine di
Epolis Milano per commentare la proposta di riforma costituzionale che
attribuirebbe alle regioni competenze legislative in materia di sicurezza,
favorendo la nascita di nuove polizie locali. «L’aumento della popolazione», si
legge nell’intervento, «il degrado ambientale, i flussi migratori dai Paesi
poveri verso i Paesi più ricchi, il terrorismo internazionale e altri fattori
rendono più difficile realizzare standard di sicurezza soddisfacenti. La
pubblica sicurezza richiede, perciò, sempre più una visione strategica e
unitaria, scevra da divisioni e incertezze. Con circa ottomila comuni avremmo
ottomila sindaci con ottomila modi differenti di gestire la sicurezza. E poi,
regioni e province. Lo Stato fa già fatica a coordinare cinque polizie, ne
dovrebbe raccordare migliaia. Verrebbe così depotenziata la sicurezza generale
e lo Stato non potrebbe rispettare il proprio “contratto sociale”. La polizia
di sicurezza richiede unicità di strategia, di comando e di responsabilità».