Come promesso, il Comitato direttiva 477 ha diffuso un comunicato nel quale dà conto dei risultati raggiunti dagli incontri dei giorni scorsi con il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, e il presidente del Conarmi, Pierangelo Pedersoli.
1) si è presentato il Comitato nella sua sostanziale essenza, i motivi della nascita, gli interessi e diritti che si vogliono tutelare, il modo in cui si ritiene di non conferire una veste politica (e non partitica) al movimento appoggiando solo ed esclusivamente chi appoggerà concretamente la nostra causa;
2) sono state illustrate le azioni realizzate e quelle su cui si sta lavorando;
3) si è spiegato l’approccio e lo stile di comunicazione che desideriamo portare avanti;
4) si è spiegato: il valore economico del settore; l’inutilità per la sicurezza pubblica e la vacuità dei recenti provvedimenti normativi;
5) si è concordato che si deve cominciare a parlare ai media correttamente e con dati ufficiali del settore della produzione, delle discipline del tiro, della normativa vigente e di come viene applicata, delle riferite difficoltà per la ps nel gestire il sistema centrale le denunce delle armi (con ritardi, secondo fonti ministeriali, di anche due anni);
6) si è spiegato quali sono i pericoli imminenti del ddl Amati-Granaiola e altre inziative della sinistra disarmista;
7) si è spiegato il percorso di accreditamento del Comitato con istituzioni ed associazioni.
L'On. Salvini ha offerto spazi sui media ed ha accettato di ricevere una memoria scritta con dati ufficiali e verificati sui vari aspetti per poi rispondere al meglio nelle trasmissioni in cui si confronta con antagonisti e si è impegnato a difendere in parlamento i nostri interessi.
Durante l'incontro con Pedersoli e Rizzini sono state date le stesse spiegazioni: abbiamo ricevuto una promessa di supporto e sono stati concordate azioni di costituire un fronte comune e una comunicazione costruttiva tra tutti i soggetti interessati.
C'è stato anche un incontro con l'Ing. Girlando del Banco di Prova per presentare il Comitato e raccogliere sue valutazioni su attuale delicata situazione, al più presto vi forniremo ulteriori dettagli.
Entro un mese sarà convocata una riunione collegiale di tutti i soggetti e associazioni aderenti al Comitato per condividere valutazioni e concordare le linee di azioni comuni possibili e SOPRATTUTTO un piano di comunicazione per spiegare all’opinione pubblica il valore economico, culturale, civico della produzione, distribuzione commercializzaizone ed uso sportivo delle armi civili e per spiegare che in Italia i detentori di licenze in materia di armi sono cittadini CERTIFICATI dalle istituzioni come cittadini di serie A e non potenziali eversori / violenti come vorrebbero fare credere alcuni politici in cerca di facili consensi.
Amici appassionati oplofili siamo pronti per andare avanti!