Sulle pedane di Durazzano (Bn), la giovane tiratrice dell’esercito ha conquistato nello Skeet il secondo oro per l’Italia, che va ad aggiungersi all’oro di Fiammetta Rossi e Simone D’Ambrosio nel Trap Mixed team e all’argento della stessa Rossi nella Fossa olimpica
Una straordinaria Chiara Di Marziantonio ha conquistato l’oro nella finale femminile di Skeet alle Universiadi di Napoli (le gare di Tiro a volo si svolgono sulle pedane di Durazzano, in provincia di Benevento), al termine di una gara che l’ha vista combattere testa a testa con l’atleta kazaka Zoya Kravchenko. La tiratrice di Cerveteri (Rm) ha chiuso con 55/60, staccando di due piattelli la sfidante più agguerrita tra le cinque in finale.
«Non ho mai mollato la tensione, ho cercato di fare del mio meglio perché purtroppo la gara della mattina non era andata troppo bene. Invece ho fatto una bella finale, sono contentissima e dedico questa medaglia ai miei genitori», ha detto raggiante poco prima di salire sul podio. E a chi le ha chiesto quale sarà il prossimo obiettivo, ha risposto sorridendo: «Le Olimpiadi, come per tutti gli atleti: ma un passo per volta, ora mi godo questa vittoria. Ringrazio la Fitav, l’esercito italiano, Daniele Lucidi, il direttore tecnico, Andrea Benelli, il mio allenatore, Carmine Ambrosanio, la Bornaghi munizioni, i miei genitori, il mio fidanzato Niccolò, i miei compagni di squadra, Simone e Alessio, e la mia compagna di stanza per questa universiade Fiammetta».
«Sono stato molto contento per Chiara. Dopo un inizio non troppo bello, ha ripreso lucidità sia nell’ultima serie della mattina sia in finale. Era molto concentrata e si è caricata mano a mano che l’avversaria kazaka realizzava gli zeri. Il suo 55/60 è un gran punteggio», ha commentato il tecnico federale, Daniele Lucidi. «Sono soddisfatto perché con quattro atleti abbiamo ottenuto due medaglie d’oro e una d’argento.
«Complimenti a Chiara, che ha confermato il grande lavoro che la nostra federazione fa per i giovani atleti e in questo caso per gli universitari. Questa medaglia e le due dei giorni scorsi sono motivo di grande orgoglio», ha detto il presidente federale Luciano Rossi, raggiunto a Londra dove si trova per l’assemblea Fitasc. «Chiara Di Marziantonio ha messo in riga il mondo intero, in una gara di grandissimo spessore con un livello atletico dei competitor molto alto».
È purtroppo sfumato il sogno di una medaglia per l’altro azzurro in gara, Alessio Levato. Il tiratore di Pomezia (Rm) non è riuscito a entrare in finale, piazzandosi al 15° posto con 107/125. Dopo l’amaro 63/75, ha chiuso la quarta e la quinta serie con un totale di 44/50 (22+22), rimanendo lontano dal podio. «La gara era iniziata male e non sono riuscito a recuperare: purtroppo, mi è mancato il feeling con il campo. È stata comunque una bellissima esperienza», ha commentato amareggiato lo studente in giurisprudenza, alla sua prima Universiade.
L’Italia ha chiuso l’Universiade 2019 con due medaglie d’oro (Fiammetta Rossi e Simone D’Ambrosio nel Trap Mixed team e Chiara Di Marziantonio nello Skeet) e una d’argento (Fiammetta Rossi nella Fossa olimpica). Soddisfazione e grande emozione per Luciano Rossi, presidente della Federazione italiana Tiro a volo. «Essere riusciti a fare reinserire le discipline del tiro nel programma ufficiale dell’Universiade 2019 è stata una nostra grande conquista sportiva e culturale. In passato c’era stata un’esclusione, nella distrazione generale, ma la Fitav non si è lasciata sorprendere e abbiamo lavorato sodo per il reinserimento. Questo risultato premia il nostro lavoro, ma anche considerato meritevole da parte della Fisu e del Cusi. In bocca al lupo per la prossima edizione, che sarà in Cina nel 2021, e per la quale chiaramente stiamo già lavorando affinché la presenza delle discipline del tiro possa essere assicurata».
I RISULTATI
Skeet
Femminile
1. Chiara Di Marziantonio (Ita) 110/125 (+1) – 55/60; 2. Zoya Kravchenko (Kaz) 109/125 – 53/60; 3. Hana Adamkova (Cze) 111/125 – 37/50; 4. Rika Orihara (Jpn) 108/125 – 28/40; 5. Isarapa Imprasertsuk (Tha) 110/125 (+2) -19/30.
Maschile
1. Nicolas Vasiliou (Cyp) 119/125 (+2) – 56/60; 2. Timi Valloniemi (Fin) 121/125 (+9) – 54/60; 3. Angad Vir Singh Bajwa (Ind) 122/125 – 44/50; 4. Serge Demin (Rus) 123/125 (+11) – 35/40; 5. Reino Velleste (Est) 123/125 (+10) – 24/30; 6. Samuli Ahokas (Fin) 121/125 (+7) – 14/20.