Il 19 settembre è iniziato a Montecitorio, in commissione difesa, l’iter di esame di tre proposte di legge volte a limitare nel tempo o escludere i limiti per gli ex obiettori di coscienza che, come è noto, in base alla legge 230/98 non possono ottenere autorizzazioni in materia di armi né essere assunti in determinati impieghi pubblici (polizia, carabinieri eccetera). Le proposte sotto esame sono la n° 931 (Benvenuto, Ulivo), la 206 (Brugger, Svp) e la 197 (Zeller, …
Il 19 settembre è iniziato a Montecitorio, in commissione difesa, l’iter di
esame di tre proposte di legge volte a limitare nel tempo o escludere i limiti
per gli ex obiettori di coscienza che, come è noto, in base alla legge 230/98
non possono ottenere autorizzazioni in materia di armi né essere assunti in
determinati impieghi pubblici (polizia, carabinieri eccetera). Le proposte
sotto esame sono la n° 931 (Benvenuto, Ulivo), la 206 (Brugger, Svp) e la 197
(Zeller, Svp). Il 18 ottobre è stato costituito un comitato ristretto in seno
alla commissione difesa per unificare le tre proposte in un unico testo base.
L’associazione tutela diritti ex obiettori ha chiesto alla Commissione Ue, con
alcuni esposti, di verificare la sussistenza, da parte della Repubblica
italiana, della violazione della direttiva 2006/54/Ce relativa all’attuazione
del principio di parità di trattamento fra gli uomini e le donne in materia di
accesso al lavoro, in relazione alle centinaia di bandi di concorso che
discriminano i cittadini maschi negando loro la partecipazione in caso di
passata obiezione di coscienza all’obbligo di leva.