Il presidente della Issf, Vladimir Lisin, ha espresso il proprio appoggio all’onorevole Dreosto sulla questione del veto al piombo nelle zone umide, che si voterà in sede plenaria la prossima settimana
Il mondo del tiro sportivo si schiera a fianco della risoluzione che andrà al voto la prossima settimana nella plenaria 23-26 novembre. Con una lettera indirizzata all’onorevole Marco Dreosto, il presidente della Fitasc/Issf/Esc, Vladimir Lisin ha voluto complimentarsi per il lavoro svolto dal deputato leghista, fornendo pieno sostegno alla causa e in difesa del tiro sportivo. Il Presidente Lisin, riaffermando che le regole delle discipline Fitasc permettono, per il tiro, il solo utilizzo del piombo, ha evidenziato che “Il carico dei pallini di piombo non deve superare i 28 grammi di piombo con una tolleranza massima del +2%. Il colpo deve essere sferico, di diametro regolare da 2,0 a 2,5 mm con una tolleranza di più o meno 0,1 mm.” La missiva è stata integrata di dati e controdeduzioni di natura scientifica, già state trasmessi alla Ce prima della decisione dell’Echa, in merito all’eventuale richiesta di restrizioni sull’uso del piombo nel tiro al piattello e all’interno dei poligoni di tiro.
“Il regolamento dell’Issf”, si legge nel comunicato, “non permette l’utilizzo di materiali o attrezzatura diversi, senza aver condotto uno studio preventivo e la conseguente verifica presso le opportune sedi scientifiche ed istituzionali. Ogni modifica dei materiali influisce infatti sulla precisione, sicurezza dei tiratori, assenza di rimbalzi, pressione, capacità di raccolta del prodotto e recupero dal terreno, impatto ambientale al di fuori dei luoghi di tiro, compreso l’inquinamento dopo lo sparo (come accaduto, per esempio, nel tentativo fallito di utilizzare il tungsteno nelle munizioni in dotazione dell’esercito). Tutte le dinamiche devono essere esaminate e contestualizzate; solo dopo che i dati relativi a tutti gli aspetti sono stati raccolti, l’Issf sarà in grado di dare o meno l’approvazione. Considerato che a oggi la scienza, la tecnologia e l’industria moderne, non sono ancora state in grado di offrire adeguati sostituti rispetto ai materiali esistenti, l’Issf non ha approvato alcun materiale diverso dal piombo all’interno delle proprie competizioni”.