Jonathan Evans, direttore generale dei servizi segreti di Sua maestà britannica, l’Mi5, lo ha detto chiaro e tondo: gli agenti più anziani in servizio non sono in grado di misurarsi con Internet e, in particolare, con il mondo dei social network. I reparti informatici languono, insomma, e il rischio è che il potenziale di Internet, che potrebbe determinare una nuova generazione di tecniche utili per i servizi segreti, non venga utilizzato quanto si dovrebbe. Urge, quindi, uno “svecchiamento” dell’intelligence. Le “spie” anziane saranno, quindi, coinvolte in un piano di esuberi, in parte volontari e in parte obbligatori, a favore di reclute più giovani. Secondo quanto riportato dal Telegraph, si tratterebbe di 600 nuove assunzioni per il prossimo anno, a fronte di un organico complessivo dell’Mi5 di circa 3.500 unità.
James Bond va in pensione: non conosce Internet
Il servizio segreto inglese vuole “svecchiare” il proprio personale: le tradizionali “spie” non hanno, infatti, alcuna confidenza con lo strumento Internet, diventato di importanza cruciale negli ultimi anni