Tempo di ricorrenze: sono iniziati in Russia, infatti, i festeggiamenti per i sessant’anni del più celebre fucile d’assalto della storia, l’Ak 47. L’ottantasettenne inventore, Mikhail Timofeyevich Kalashnikov, ha inaugurato a Mosca una mostra tematica al museo delle forze armate, impugnando un prototipo dell’arma prodotta in oltre 100 milioni di esemplari. “Sono felice di impugnare il mio primogenito”, ha detto Kalashnikov, “ma amo allo stesso modo tutte le ve…
Tempo di ricorrenze: sono iniziati in Russia, infatti, i festeggiamenti per i
sessant’anni del più celebre fucile d’assalto della storia, l’Ak 47.
L’ottantasettenne inventore, Mikhail Timofeyevich Kalashnikov, ha inaugurato a
Mosca una mostra tematica al museo delle forze armate, impugnando un prototipo
dell’arma prodotta in oltre 100 milioni di esemplari. “Sono felice di impugnare
il mio primogenito”, ha detto Kalashnikov, “ma amo allo stesso modo tutte le
versioni di quest’arma, così come un padre ama i suoi figli”. A chi gli chiede
se prova rimorso per aver creato un’arma protagonista di mille conflitti,
Kalashnikov ha replicato: “dormo benissimo la notte, tutto ciò che ho fatto è
stato creare un’arma per difendere la mia patria. Sono i politici, semmai, a
dover essere condannati perché invece di raggiungere i risultati con la
diplomazia scelgono la via della violenza”. La ricorrenza giunge in un momento
particolarmente florido per le esportazioni militari russe, che l’anno scorso
hanno raggiunto i sei miliardi di dollari e che si prevede raggiungano i sette
miliardi nel 2007. Il valore dei contratti siglati per forniture future
ammonterebbe a un controvalore di 20 miliardi di dollari.