Per ovviare a queste mancanze, negli ultimi anni l’industria armiera ha cercato di rivoluzionare il modo in cui gli accessori vengono fissati all’astina di un’arma. Il risultato di anni di ricerca sono i sistemi Keymod e M-lok, due standard diversi che hanno però lo stesso scopo: permettere il montaggio diretto di accessori sull’astina. I vantaggi di questi nuovi sistemi sono molteplici, primo fra tutti il peso: per creare un’astina con slitte Picatinny bisogna aggiungere materiale, e quindi peso, per fare un’astina Keymod o M-lok, invece, il materiale viene asportato. L’assenza di Picatinny a tutta lunghezza permette inoltre di avere astine più sottili e comode da impugnare, rimuovendo anche i già citati spigoli aguzzi. Ultimo vantaggio delle astine Keymod e M-lok riguarda la modularità: su questi nuovi prodotti si possono fissare singoli segmenti Picatinny esattamente dove c’è necessita di averli, eliminando del tutto l’esigenza di Picatinny a tutta lunghezza.
Vediamo quindi quali sono le differenze tra Keymod e M-lok. Il sistema Keymod nasce nel 2012 da una collaborazione tra la Vltor weapon systems e la Noveske riflesworks. Deve il suo nome alla particolare forma degli slot di aggancio, che ricorda appunto il buco di una serratura. Gli accessori Keymod possono essere montati direttamente sull’astina, senza bisogno di alcun adattatore. Il fissaggio è molto semplice: si inserisce l’apposito dado circolare all’interno della fresatura semicircolare, si spinge l’accessorio in avanti e si serra una vite. Esistono anche sistemi che sfruttano un meccanismo simile al Keymod, come l’Hkey della tedesca H&K e lo Squaredrop dell’americana Remington.
La tecnologia Keymod è open source, può essere quindi utilizzata e modificata liberamente senza bisogno di pagare royalties. Inoltre, schemi e disegni tecnici sono di pubblico dominio.
Per quanto riguarda i diritti di utilizzo, l’M-lok non è open source: i produttori che hanno intenzione di implementare tale tecnologia possono farlo in maniera gratuita solamente dopo aver ottenuto il permesso da Magpul.
Durante i drop test da un’altezza di un metro e mezzo, che prevedevano una serie di 6 cadute da posizioni diverse su una piastra di acciaio, tutti gli accessori M-lok sono rimasti attaccati, mentre solamente il 33% degli accessori Keymod non si è separato dall’astina.
I test hanno anche mostrato che rimuovendo e riagganciando ripetutamente un accessorio Keymod il punto di mira cambia in media di 4,9 Moa, mentre con gli accessori M-lok la variazione media è pari a 1,3 Moa. Durante le prove a fuoco, entrambi i sistemi si sono comportati in maniera soddisfacente.
Viste le valutazioni del Naval surface warfare center, il Socom (United States Special Operations Command) ha deciso di adottare il sistema M-lok per i programmi Suppressed Upper Reciever Group e Advanced Sniper Rifle.