Il primo esempio di questo genere risale agli anni Ottanta: parliamo del progetto Masterkey di Knight’s armament, volto a consentire il fissaggio di un compatto fucile a pompa calibro 12 sotto la canna delle carabine tipo Ar15 a canna corta. L’idea era quella di fornire uno strumento con capacità di door breaching (sfonda porte, da qui il nome che si può tradurre come “grimaldello”) e secondariamente proiezione di munizionamento speciale (non letale, a pallettoni eccetera) che potesse essere di pronto impiego nei confronti dell’operatore delle forze armate o di polizia già dotato di una carabina tipo Ar15. In realtà poi lo Us army scelse un progetto differente, cioè l’M26 Modular accessory shotgun system, e il Masterkey cadde nel dimenticatoio, non prima però di aver fatto qualche comparsata nei film di Hollywood.
A riportarlo in auge ci ha pensato la statunitense Tyr1 Outfitters, che ha presentato il fucile Ktms12 sul mercato commerciale. Come l’originale Knight’s armament, anche il Ktms12 è realizzato sulla base del fucile a pompa Remington 870, dotato di canna corta, serbatoio tubolare anch’esso compatto (per una capacità di 3 cartucce) e, soprattutto, attacco compatibile con il sistema di interfaccia Ar15 per il lanciagranate M203 (occorre quindi lo step cut sulla canna).
È difficile che, anche negli Stati Uniti, un cacciatore o tiratore sportivo abbia la necessità di sfondare una porta con il calibro 12, ma non si può negare che la combinazione tra Ar15 e questo “coso” sia sicuramente d’impatto! In ogni caso il prezzo negli Usa non è popolarissimo, si parla di 1.850 dollari…