La pasionaria animalista e “paladina delle libertà”, Maria Vittoria Brambilla (Pdl), evidentemente in ombra di immagine, si getta all’attacco invadendo il terreno dell’altra ministra, Stefania Prestigiacomo. “Prima di tutto vanno aboliti zoo e circhi. Gli animali in gabbia, nel 2010, non hanno senso. Secondo: puntiamo all’abolizione totale della caccia”.
La Brambilla anticipa a “Chi”, in edicola domani, la campagna in difesa degli animali che verrà ufficializzata il 13 maggio al Palazzo Reale di Milano. Le sfugge, evidentemente, che il patrimonio faunistico nazionale è stato rivitalizzato dalla caccia e dai cacciatori. “Ho la delega per la valorizzazione dell’immagine dell’Italia e il nostro Paese non offre una bella immagine quando non tutela il benessere degli animali”, dice il ministro per il Turismo e spiega gli ulteriori obiettivi dell’iniziativa, furbescamente, perché su questi tutti possono essere d’accordo: “Terzo: siamo contro la macellazione rituale, con torture agli animali. Quarto: l’allevamento va attuato in condizioni dignitose. Quinto: niente vivisezione: si può sperimentare su culture di tessuti invece che sugli animali. Ultimo: risolvere la piaga dell’abbandono di cani e gatti”.
Alla campagna, che si chiama “La coscienza degli animali”, partecipano illustri personalità, come il professor Umberto Veronesi, le scrittrici Susanna Tamaro e Dacia Maraini, Vittorio Feltri, Franco Zeffirelli, l’industriale Franco Bergamaschi, l’avvocato degli animali Antoine Goetschel e il teologo Luigi Lorenzetti.