La corte di Cassazione ha pronunciato una interessante sentenza sull’attività di uccellagione, confermando un differente regime sanzionatorio a seconda che l’autore sia in possesso o meno della licenza di caccia
Con sentenza n. 16.981 del 18 febbraio 2020, la V sezione penale della Cassazione si è pronunciata sull’uccellagione, cioè sull’attività di cattura degli uccelli mediante strumenti diversi dalle armi da fuoco, come reti eccetera. La corte ha enunciato un interessante principio, secondo il quale il regime sanzionatorio per questo tipo di attività è differente per chi sia in possesso o non sia in possesso di licenza di caccia, risultando in particolare per chi non lo sia, sanzionabile per il delitto di furto, laddove invece per chi fosse in possesso di licenza di caccia opererebbe la fattispecie contravvenzionale, quindi più tenue, prevista dalla legge 157/92.
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