Lo Stato maggiore dell’esercito, tramite il Dipartimento delle infrastrutture – Ufficio studi e normativa, in seguito alla sentenza del Tar del Lazio, che ha dichiarato ufficialmente l’Uits incompetente a rilasciare le abilitazioni per gli stand di tiro di prima categoria, ha disposto che i comandi di zona (Nord, Centro e Sud) procedano nel più breve tempo possibile a verificare l’agibilità dei suddetti stand. Per agevolare un’operazione che si prospetta lunga e complessa (specialmente nel caso in cui fossero ordinati adeguamenti), la Difesa ha chiesto all’Uits di comunicare alle sezioni Tsn di sospendere immediatamente ogni attività di tiro negli stand di prima categoria che non abbiano l’abilitazione rilasciata dai militari (cioè la maggioranza).
La notizia è ancor più grave soprattutto perché, a quanto sembra, l’Unione italiana Tiro a segno ne era a conoscenza dallo scorso 28 settembre e, fino a oggi, si è ben guardata dall’avvisare in alcun modo i presidenti di sezione. In capo ai quali, a questo punto, ricade la pesantissima responsabilità di consentire lo svolgimento delle attività di tiro dopo la sentenza del Tar e dopo la disposizione impartita dalla Difesa.