Pesa 1.361 grammi scarica, praticamente come una Smith & Wesson 29, ma è camerata in .223 Remington/5,56×45: è la Extar Xp556 (Extra light pistol) e il segreto di tanta leggerezza è la costruzione del fusto interamente polimerica. Nasce ufficialmente nel 2013 ma a Shot Show veniva mostrata con gli ultimi aggiornamenti funzionali: tubetto dei gas schermato e attacco Picatinny in culatta.
È una Ar 15 pistol ma senza buffer tube classico, qui la molla di recupero è contenuta all’interno dell’upper receiver, impiega un porta otturatore davvero ridotto con manettina di armamento reciprocante (e disinseribile dal porta otturatore dove è collocata), la canna è lunga 209 millimetri (8,25 pollici) per una lunghezza complessiva di 457 millimetri: infatti risulta facile impugnarla ed adoperarla, anche ad una sola mano.
Il sistema di funzionamento è a sottrazione diretta dei gas e la cosa potrebbe risultare complicata in una pistola di quelle dimensioni e pesi ma, grazie ad una valvola di regolazione alla base della presa, riesce a sfruttare la quantità minima dei gas (e a seconda delle munizioni impiegate) necessaria al funzionamento del ciclo senza problemi: ricordiamo infatti che, sia il porta otturatore di che la molla di ritorno di questo modello, sono davvero ridotti rispetto a quello di un normale Ar 15. Le mire, molto basse, sono integrate all’arma con il mirino posto sopra la presa dei gas e la mira a diottra fissa, montata sulla base della linea di mira con slitta Picatinny integrata.
Completa la dotazione un compensatore montato sulla volata canna che aiuta a controllare il rilevamento ma meno la vampa: questa, è ovviamente “importante” dato che una buona parte della polvere della carica brucia (o meno) fuori dalla corta canna; tra gli optional figura anche una manettina di armamento con unghia ripiegabile. La Extar Exp556 tra l’altro, è distribuita in esclusiva dalla New Frontier armory di Las Vegas e ad un costo interessante per il mercato americano: 499 dollari.