Nel recente attacco a San Bernardino (California), il rapido dispiegamento di mezzi protetti dello Swat team locale ha consentito, quattro ore dopo la sparatoria, di bloccare un Suv con a bordo due sospetti armati che sono stati uccisi nel conflitto a fuoco che ne è seguito. Al momento sono in corso gli accertamenti e la dinamica, come le motivazioni del gesto, non appaiono chiare: i due però, secondo le dichiarazioni ufficiali della polizia, sono fortemente indiziati di essere gli autori della strage costata 14 vite.
Parte dell’opinione pubblica americana e alcuni giornali, si erano scagliati nel recente passato contro quella che veniva definita come una “militarizzazione” delle forze di polizia americane. La fine della guerra in Iraq inoltre, aveva visto la dismissione di molti mezzi blindati passati alle forze dell’ordine, le critiche tuttavia riguardavano anche le dotazioni definite ancora “militari”, come fucili d’assalto, protezioni avanzate e fucili sniper.
Lo stesso presidente Barack Obama entrò nel merito lo scorso maggio e, contestualmente alle proteste di Ferguson, in un discorso a Camden (New Jersey), dichiarò: “Il governo federale non fornirà più armamenti pesanti come carri armati e lanciagranate alle polizie locali. Abbiamo visto come gli “equipaggiamenti militari” possano dare alla gente l’impressione che ci sia una forza di occupazione – al contrario di una forza che è invece parte della comunità e la protegge e serve”. Aggiungendo ancora: “…tali equipaggiamenti possono intimidire e terrorizzare i residenti”.
Plausibilmente invece, si spera, intimidiscano i male intenzionati e i terroristi: come se nella nazione che governa non si verificassero mass shooting e atti terroristici. Questi ultimi oltretutto endogeni, più quelli legati al terrorismo internazionale.
I mezzi impiegati dalla Swat di San Bernardino sono Lenco Bear-cat (Ballistic engineered armored response- Counter attack truck), un mezzo protetto level IV ma con il parabrezza in grado di resistere ai colpi dei .50 Bmg, ha un peso intorno alle 7 tonnellate e velocità massima di 145 chilometri/ora: non proprio una “auto da inseguimento” ma comunque in grado di spostarsi piuttosto velocemente anche nelle higway americane.
Questo modello in particolare ha salvato la vita a numerose persone: nel 2010 ad Athens (Texas) un mezzo fu colpito 35 volte da proiettili di un Ak-74, nel 2012 in forza al Central bucks emergency response team parò numerosi colpi di fucile e questo novembre, un altro venne colpito senza conseguenze da un Ak-47, mentre evacuava civili nella recente sparatoria di Colorado Springs.