In occasione della 64a sessione dell’Assemblea generale dell’Onu, l’arcivescovo Celestino Migliore, nunzio apostolico e Osservatore permanente della Santa Sede, ha lanciato un appello sul disarmo e la sicurezza internazionale. Ricordando la necessità di “risultati tangibili e convincenti nella speranza di vedere un mondo libero dalle armi nucleari, con severi controlli sul commercio delle armi” e che le spese militari nel 2008 sono aumentate del 4%, per una spesa d…
In occasione della 64a sessione dell’Assemblea generale dell’Onu, l’arcivescovo
Celestino Migliore, nunzio apostolico e Osservatore permanente della Santa
Sede, ha lanciato un appello sul disarmo e la sicurezza internazionale.
Ricordando la necessità di “risultati tangibili e convincenti nella speranza di
vedere un mondo libero dalle armi nucleari, con severi controlli sul commercio
delle armi” e che le spese militari nel 2008 sono aumentate del 4%, per una
spesa di 1,4 miliardi di dollari, l’arcivescovo ha incoraggiato a “rafforzare
il multilateralismo come alternativa all’eccessiva spesa militare, senza
tuttavia ridurre la sicurezza”. Ha quindi ribadito l’impegno della Santa Sede
nel portare avanti i lavori su un Trattato per il commercio delle armi che
costituisca “uno strumento vincolante per l’importazione, l’esportazione e il
trasferimento di armi”. «Le armi», ha detto, «non possono essere considerate
come qualsiasi bene scambiato sul mercato globale, regionale o nazionale, e il
loro eccessivo immagazzinamento o il loro commercio indiscriminato, soprattutto
verso zone interessate da conflitti, non può essere moralmente giustificato in
alcun modo».