Nel solco della tradizione, il bellissimo poligono Valle Duppo di Lodrino (Bs) ha ospitato la sesta manifestazione di Tiro storico, che fin dalle origini riesce a convogliare in alta Valle Trompia numerosissimi appassionati di storia e di tiro all’aria aperta. Purtroppo, in linea con l’andamento della primavera che quest’anno si è fatta del tutto desiderare, la giornata del sabato è stata all’insegna delle cattive condizioni meteo e questo ha scoraggiato la partecipazione di molti tiratori che avevano prenotato venendo da lontano, mentre la domenica è stata davvero una bella giornata di sole e le linee di tiro non sono mai state silenziose.
L’iniziativa si colloca nello spirito di radunare appassionati, turisti e curiosi della storia attorno all’esigenza di ricordare i tragici eventi dei conflitti militari del secolo scorso, per questo l’organizzazione da parte del Museo della Guerra Bianca di Temù (Bs) cura particolarmente gli aspetti aggregativi e di scambio di informazioni tra i vari partecipanti ed il pubblico. Come di consueto non solo attenzione alle armi che hanno “fatto” la storia ma anche attenzione alla tradizionale importanza del distretto armiero del bresciano, punto di eccellenza mondiale nella realizzazione di armi sportive e da caccia.
Volano delle due giornate che hanno catalizzato partecipanti è stato lo spirito non competitivo dell’evento, arricchito da qualche sana sfida tra i vari amici provenienti da tutto il nord Italia anche se, oltre agli immancabili bresciani, cremonesi e milanesi abbiamo accolto tiratori inglesi e texani in trasferta di lavoro in Italia.
Consolidata la partecipazione all’evento di numerosi tiratori in uniforme d’epoca. Di particolare effetto per il pubblico e i partecipanti le esibizioni e i tiri collettivi con le caratteristiche armi a pietra focaia dell’ 8° Reggimento di fanteria Inglese del 1776 rievocato dai giovani reenactor del gruppo "Redcoats & Rebels" che hanno anche sopportato l’inclemenza del tempo notturno nelle loro tende di tela.
Sei le postazioni per complessive 21 linee di tiro: 6 dedicate al Tiro storico, 2 al Tiro di precisione, 4 al Tiro al gong, una al Centro del Centro, 6 al Tiro notturno e 2 dedicate all’aria compressa.
Molto affollata la postazione del Tiro storico, dove si dovevano ingaggiare bersagli quadrati (appesi per uno spigolo) posti a circa 110 metri di distanza con angolo di sito di circa 20 gradi in elevazione: quattro sequenze di tre colpi nelle quattro posizioni di tiro imbracciato riportate nei manuali di inizio novecento: in piedi, in ginocchio, coricati a terra e seduti e poi 20 secondi di fuoco libero in una delle quattro posizioni a scelta del tiratore. È stato decisamente molto simpatico, oltreché storicamente interessante, vedere in azione diverse generazioni di armi ex ordinanza di tutto il mondo come Mannlicher 1886 e 1895, Carcano 1891 i tutte le diverse varianti e modelli, Garand, Fal, Stg 58, Ar15, Enfield n°1 e n° 4, Mas 36, Sks, P14, P17, Kommission 1888, carabine M1, Gewehr 1898, Svt 40, K98k, Mosin Nagant di ogni tipo, Carl Gustafs 94 e 96 e derivati, Ag 42, Schmidt-Rubin 1889, 1931, 1955 e molti altri, tutti comunque gelosamente custoditi e orgogliosamente mostrati dai fortunati possessori!
Dedicata ai bambini, anche se diversi adulti non hanno esitato a giocare un po’, la postazione per il tiro ad aria compressa con le carabine messe a disposizione dalla Adinolfi-Gamo con la collaborazione dell’armeria Galli di Cremona: molto apprezzata l’imitazione del tiro storico “dei grandi” e il tiro a barattoli e piattelli appostati sul portabersagli. Ben 14 piccoli tiratori si sono alternati sulle linee, ma se il tempo fosse stato clemente….
Dopo il successo dello scorso anno, migliorate ancora le prestazioni alla postazione del Tiro di precisione: oltre alla linea dedicata alle prove di taratura di armi e ottiche, la sequenza di tiro prevedeva l’ingaggio, secondo una sequenza casuale indicata al momento a ogni tiratore, di bersagli metallici posti a 120, 150, 210 e 285 metri con angoli di sito da 5 a oltre 40°.
Per la prima volta, oltre alle classiche Ex ordinanza con e senza ottica abbiamo potuto apprezzare in linea anche carabine da caccia, segno che la manifestazione suscita interesse non solo dei tiratori e collezionisti ma anche dei cacciatori. Da segnalare la notevole prestazione di Ermanno Brussani che, con il suo Mosin Nagant 91/30 con ottica, ha colpito correttamente per tre volte le quattro serie di bersagli nel tempo record di 1 minuto e 14 secondi, ben 19 secondi meno del primo classificato nella categoria Semiautomatici.
Letteralmente presa d’assalto la postazione di Tiro ai Gong, dove i tiratori, rigorosamente in piedi, si sono cimentati contro piastre metalliche di vari colorati poste tra 60 e 110 metri con diversi angoli di sito: esercizio sicuramente divertente, ma anche propedeutico per numerosi neofiti e neofite che, grazie alla costante attenzione del personale istruttore dello staff, hanno potuto avvicinarsi al tiro Ex ordinanza con le armi messe a disposizione da Euroarms Italia.
Per chi non si accontentava delle “semplici” piastre del Gong, la postazione dedicata al “Centro del Centro” riservava una sfida ben più difficile: con un solo colpo colpire una sfera d’acciaio di 60 mm a 60 metri, in palio due fucili: uno al sabato ed uno la domenica. Ben tre i tiratori che hanno colpito la sfera al sabato e l’assegnazione della carabina Mosin Nagant 1944, offerta dalla fabbrica d’armi Nuova Jager di Basaluzzo (To), è stata fatta come da regolamento per estrazione: tra loro la fortuna lo ha assegnato al sig. Claudio Racca di Canonica d'Adda. Alla domenica, solo il sig. Massimiliano Lampugnani di Cremona è riuscito a colpirla portandosi a casa il fucile Mosin Nagant 91/30 offerto dall’armeria Guidotti & Balduzzi di Correggio (Re).
Novità di questa edizione è stata la sessione notturna di Tiro ai Gong. Al calar della sera, dopo l’ottima cena al ristorante del poligono, vari tiratori si preparavano con maglioni e giubbotti mentre proseguiva senza sosta la pioggia spinta dal vento gelido che aveva imperversato durante tutto il pomeriggio. Alla luce dei riflettori ben risaltavano i gong verniciati di bianco e, superate le difficoltà iniziali nell’inquadrare i bersagli con i mirini al buio, si sono susseguiti i tiratori per oltre 2 ore di fuoco. Il freddo era davvero pungente, tant’è che qualcuno ha visto anche cadere dei fiocchi di neve mentre altri si scaldavano le mani tenendo i fucili per la canna appena terminata la sessione di tiro…. per fortuna la domenica si è presentata subito con il cielo tersissimo che ha fatto presto dimenticare il grigiore del giorno precedente.
Sempre gradito il momento delle estrazioni dei premi offerti dai numerosi sponsor. La fortuna ha baciato molti, ma riportiamo solo le estrazioni dei premi più ambiti: il fucile Enfield n°1 MkIII offerto da Euroarms Italia è andato a Simonetta Bassetti di Cremona e, questa sì che è fortuna, la relativa baionetta è stata vinta dal marito Massimo Telesca. Il fucile Mosin Nagant 91/30 offerto dall’armeria Galli di Cremona è stato vinto da Pietro Albertini di Vestone e il cronografo "Cavalleria dell'Aria" offerto direttamente dalla Mec-Military Wach è stato vinto da Lorenzo Fervari di Cremona, estratto tra i coraggiosi tiratori che hanno affrontato la pioggia e il freddo del tiro notturno del sabato.
Al termine delle sessioni di tiro domenicali il tradizionale saluto delle autorità locali: il vicesindaco di Lodrino Alberto Pedersoli ha espresso apprezzamento per il valore culturale, aggregativo e turistico dell’evento che, seppur parzialmente mutilato nelle presenze dalle condizioni meteo del sabato, ha visto coinvolti 125 tiratori, 20 operatori volontari del Museo della Guerra Bianca e tutto lo staff del Poligono Valle Duppo. Nel complesso sono state effettuate oltre 400 prestazioni di tiro con quasi 6.000 colpi sparati. Un deciso successo che conferma la validità di questi eventi che uniscono la passione per le armi storiche, il piacere del tiro all’aperto e la possibilità di apprezzare le ricchezze gastronomiche, culturali e paesaggistiche del territorio bresciano.
Vogliamo infine ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita della manifestazione organizzata dal Museo della Guerra Bianca: primi fra tutti i volontari che hanno garantito il perfetto funzionamento organizzativo, grazie agli enti territoriali (Comune di Lodrino e Comune di Casto, Comunità Montana di Valle Trompia, Provincia di Brescia e Regione Lombardia) che hanno dato il loro appoggio alla manifestazione, grazie agli organi di stampa che hanno promosso e sostenuto l’evento, in particolare la rivista Armi e Tiro (www.armietiro.it ), grazie ai numerosi e prestigiosi sponsor (http://www.museoguerrabianca.it/tirostorico/links.php) che hanno dato il loro sostegno alla manifestazione mettendo a disposizione numerosi premi, tra i quali, vogliamo ricordare, ben quattro fucili ex-ordinanza. Un grazie particolare agli amici del Poligono di Valle Duppo (www.valleduppo.it ) di Euroarms Italia (www.euroarms.net) e dell’armeria Galli (www.armeriagalli.it) che hanno garantito anche l’indispensabile supporto logistico alla manifestazione.
Prossimo appuntamento con il Tiro storico, 24 e 25 maggio 2014.