Si chiama Herring model 2024 una sorprendente carabina presentata dalla statunitense Fightlite. Sorprendente perché, per la prima volta, unisce in un’unica arma due dei grandi miti statunitensi: l’Ar15 e la carabina a leva!
L’arma utilizza in effetti un upper di diretta derivazione Ar15, l’otturatore a testina rotante è quello standard Ar, così come canne e barrel extension: il lower è “imparentato” con quello dell’Ar15 ma presenta un calcio fisso polimerico a pistola, con leva di sottoguardia per il caricamento, che agisce su un portaotturatore dedicato. Per gli appassionati dell’arma a leva, il vantaggio è rappresentato dalla possibilità di utilizzare calibri moderni con proiettili spitzer convenzionali, grazie al fatto che l’arma utilizza i caricatori Stanag classici e non ha serbatoio tubolare; assoluta insensibilità alla potenza del munizionamento (per esempio in .300 Blk si possono sparare munizioni supersoniche di 110 grs o subsoniche di 220 grani senza alcuna necessità di modifica); possibilità di impiego venatorio in quegli Stati che impongono restrizioni a caccia alle carabine tipo Ar e, in generale, alle semiauto. La modularità e la flessibilità sono però ancora quelle dell’Ar, a partire dalla possibilità di montare ottiche sulla slitta Picatinny superiore, e di agganciare eventuali accessori sugli slot M-lok sull’astina. Per il momento l’azienda lancerà l’arma in .223 Remington e .300 Blk, ma sono già annunciate possibili conversioni per qualsiasi calibro compatibile con la piattaforma Ar15, fino al .450 Bushmaster, così come conversioni in calibri per pistola come il 9×19, il .45 acp e anche per il 5,7×28 mm. La canna standard è lunga 16,25 pollici, con volata filettata con passo ½-28.