Si è tenuta sabato 10 luglio a Roma la 38a Assemblea nazionale straordinaria di Federazione italiana della caccia, che ha riunito i dirigenti nazionali e periferici dell’Associazione. Ecco il comunicato stampa: “Dopo l’elezione del presidente dell’Assemblea nella persona del presidente Uncza Sandro Flaim e l’approvazione del verbale della scorsa assemblea, si è entrati nel vivo dei lavori con la relazione del presidente nazionale Gianluca Dall’Olio. Un intervento a tutto tondo che ha toccato temi importanti per la Federazione. Particolarmente seguita, anche in conseguenza delle falsità sui presunti problemi di bilancio di Federcaccia diffuse in questi ultimi giorni, l’illustrazione della disciplina rigorosa di controllo e razionalizzazione delle diverse voci di spesa di un bilancio complesso come quello federale che si sta mettendo in atto.
L’approvazione del bilancio, avvenuta successivamente, è stata la risposta migliore dell’Assemblea, che ha così dimostrato nei fatti la fiducia della base che rappresenta nel lavoro svolto dal Consiglio di presidenza. Largamente condivisa e apprezzata la decisione di procedere con i debiti passi legali e con iniziative rivolte ai direttori dei quotidiani coinvolti per tutelare l’immagine della Federcaccia e dei cacciatori, tesserati e no, da questa insensata e ingiustificata campagna diffamatoria che colpisce tutto il mondo venatorio. Nella sua relazione il presidente ha poi ricordato che giace ancora in parlamento, gravato da migliaia di emendamenti, il Ddl di riforma della 157/92 e il pasticcio dell’art. 42 della Comunitaria. Dopo aver ringraziato il senatore Orsi per il suo impegno, Dall’Olio ha ribadito la necessità di procedere a una revisione profonda del modello della caccia italiana. Un processo legato a doppio filo con una revisione del modello della stessa Federcaccia. Non una generica professione di intenti, ma un progetto solido che si concretizzerà nei prossimi mesi con una conferenza che getterà le basi di una nuova Federazione, un progetto condiviso con gli agricoltori innanzitutto, ma anche confrontandosi fermamente con gli ambientalisti seri, per dare vita a un circuito virtuoso, che inverta la tendenza negativa della caccia italiana e che se ben condotto porterà inevitabilmente anche alla rivisitazione del quadro normativo.
Dopo un dibattito sentito e costruttivo da parte di molti dei presenti, i lavori sono proseguiti con la già citata approvazione del bilancio e la votazione di alcune delibere, la più importante delle quali ha sancito l’assunzione da parte di Massimo Buconi della carica di vicepresidente al posto di Leandro Calzetta, che assume quella di Consigliere di presidenza nazionale, così da poter mantenere l’attuale incarico di Presidente provinciale di Roma. Seguita la presentazione da parte del dottor Michele Sorrenti, responsabile scientifico dell’Ufficio Avifauna Migratoria di Federcaccia, dell’attività svolta fino ad ora. Particolare interesse ha riscosso il documento di controdeduzioni sul dossier delle associazioni ambientaliste sulle modifiche introdotte dalla cosiddetta Comunitaria, diffuso presso gli uffici caccia e gli assessorati di Province e Regioni per non lasciare unica voce quella ambientalista.
Di seguito, la dottoressa Romeo, responsabile dell’Ufficio Fauna Stanziale, ha illustrato i punti salienti e gli obbiettivi programmatici dell’ufficio stesso basati sulle criticità emerse dall’analisi dei risultati dell’indagine faunistica (Ca/Atc) svolta sul territorio nazionale. Altra linea di azione seguita, il rafforzarsi di rapporti di collaborazione su progetti nazionali con altri Enti”.