Il Mondiale di Lonato del Garda (Bs) ha chiuso i battenti con una pioggia di medaglie per l’Italia dello Skeet maschile, che ha centrato un bronzo e un argento con la squadra Senior e due ori con quella Junior. A salire sul podio più prestigioso è stato Gabrielle Rossetti, figlio di Bruno Mario, bronzo a Barcellona 1992. Anche in questo caso, la medaglia è stata di bronzo e per conquistarla il ventenne di Pistoia ha dovuto battere nel medal match per il terzo e quarto posto il danese Jesper Hansen, campione del mondo a Lima nel 2013. Nello scontro diretto, Gabriele, già bi-campione europeo e mondiale Junior e bronzo nella Coppa del mondo di Gabala, ha approfittato di due errori dell’avversario ed è arrivato dritto alla medaglia.
«Questa medaglia rappresenta tantissimo per me. Da due anni ho dedicato al tiro con tutto l’impegno possibile. Mi sono prefissato obiettivi e ho lavorato duramente per realizzarli, rinunciando a tantissime cose che normalmente fanno i miei coetanei. Però è questo che voglio e la fatica si sente meno. Ho la grande fortuna di poter contare sul sostegno e l’aiuto di due grandi campioni, mio padre e il ct azzurro Andrea Benelli. Seguo i loro consigli alla lettera e i frutti si vedono e a quanto pare questa è la strada gusta per proseguire verso altri successi».
Davanti a Rossetti sul podio due fuoriclasse di questa disciplina: sulla vetta lo statunitense Vincent Hancock, bi-campione olimpico, che porta a casa il terzo titolo iridato; seguito dal francese Anthony Terras. Fuori dalla semifinale Luigi Lodde e Valerio Luchini, entrambi fermatisi a quota 120. La prestazione complessiva degli azzurri è valsa all’Italia la medaglia d’argento a squadre con il totale di 362, alle spalle dei francesi, primi con 364, e davanti agli statunitensi, bronzo con 360.
Tra gli juniores, hanno centrato entrambi i titoli iridati in palio. A conquistare l’oro individuale è stato Valerio Palmucci: il diciottenne ha meritato l’accesso al gold match con uno shoot-off vinto con carattere e nello scontro diretto con il ventenne statunitense Philip Russell Jungmman gli ha tenuto testa con lo score di
Si chiude così il Mondiale dei record per presenze e nazioni partecipanti, che ha regalato all’Italia quattro medaglie d’oro (Alessia Iezzi nella Fossa olimpica Junior, Valerio Palmucci nello Skeet Junior, la squadra di Double trap Junior e quella di Skeet maschile Junior); sei argenti (Giovanni Pellielo nella Fossa olimpica, Andrea Miotto nella Fossa olimpica Junior, la squadra di Fossa olimpica maschile,
«Poteva andare meglio, ma i nostri tiratori e i nostri tecnici hanno saputo regalare all’Italia un altro bel Campionato del mondo», ha commentato il presidente della Fitav, Luciano Rossi. «Dal punto di vista organizzativo, la macchina del comitato ha funzionato alla perfezione e con la collaborazione e il sostegno della federazione sono state prodotte sinergie vincenti che hanno fatto ben figurare il nostro Paese agli occhi dell’intero mondo. Sono già tante le manifestazioni internazionali assegnate all’Italia, ma speriamo che ce ne siano tante atre ancora».