Le pistole di Napoleone vendute all’asta per 1,69 milioni di euro

Una coppia di pistole appartenuta all’imperatore Napoleone Bonaparte è stata venduta dalla casa d’aste francese Osenat per la cifra record di 1,69 milioni di euro

Una coppia di pistole con acciarino a pietra focaia, realizzata dall’armaiolo parigino Gosset e appartenuta a Napoleone Bonaparte, è stata venduta all’asta lo scorso 7 luglio dalla casa d’aste francese Osenat, per la cifra tutt’altro che disprezzabile di 1,69 milioni di euro. La stima della casa d’aste oscillava tra 1,2 e 1,5 milioni di euro. Al di là del pregio esecutivo delle armi e del legame diretto con il celeberrimo imperatore, a dare ulteriore valore a questa coppia in cassetta, c’è il fatto che sarebbero state protagoniste di un tentativo di suicidio da parte di Napoleone a Fontainebleau, la notte tra il 12 e il 13 aprile 1814, in occasione della prima abdicazione. La notte stessa, le pistole sono state date da Napoleone al generale Armand de Caulaincourt (duca di Vicenza), restando nella disponibilità dei suoi eredi fino ai nostri giorni. Le pistole hanno una la calciatura fino a metà canna, l’altra fino alla volata, le canne sono realizzate in damasco con riporti in oro, sul dorso dell’impugnatura è presente un medaglione con la lettera “N” che si ritrova anche sul cuscino interno al coperchio della cassetta. Quest’ultima comprende tutti gli accessori (fiaschette, fondipalle, calcatoi, mazzetta) e sulla piastrina della chiusura presenta la scritta “cassetta di pistole donate a Fontainebleau al signor duca di Vicenza da parte dell’imperatore Napoleone nel 1814”.

Il ministero francese della cultura ha rifiutato di autorizzare l’esportazione di questo cimelio, che è stato qualificato come tesoro nazionale.