Unarmi (Unione degli armigeri italiani Aps) ha diffuso un comunicato nel quale esprime le valutazioni sui candidati alle elezioni europee 2019
Unarmi (Unione degli armigeri italiani Aps) ha diffuso un comunicato nel quale esprime le valutazioni sui candidati alle elezioni europee 2019, per le quali gli appassionati e i legali detentori di armi saranno chiamati a esprimersi il 26 maggio prossimo.
“Quelle che seguono sono le valutazioni che abbiamo il dovere di diffondere tra i nostri associati, i sostenitori e tutti i detentori legali di armi ai fini di una corretta comprensione della posizione dei singoli partiti in merito al possesso legale delle armi, al loro porto ed al loro utilizzo per le principali attività consentite dalla Legge”, si legge nel comunicato. “Sono basate su fatti e criteri oggettivi e rappresentano la sintesi delle nostre esperienze e valutazioni come Associazione nazionale per la difesa dei Diritti dei detentori legali di armi, mentre non rappresentano in alcun modo una connessione privilegiata tra determinati partiti politici e la nostra Associazione, che è statutariamente apartitica (ma non apolitica!) e quindi aperta al dialogo con qualsiasi partito o politico che non manifesti pregiudizi ideologici contro il mondo armigero.
È il partito che negli ultimi anni ha dato maggior ascolto al nostro mondo, sebbene da quando sono al governo riscontriamo una sensibile difficoltà nel comunicare e nel coordinarsi. Buona la riforma della legittima difesa ma soprattutto durante il recepimento della direttiva armi hanno saputo accogliere numerose osservazioni e il risultato può dirsi, tutto sommato, positivo e sicuramente tra i migliori (se non il migliore) d'Europa.
Nel 2017 hanno votato contro la direttiva 2017/853.
Pur non essendo al governo sono stati di grande supporto in fase di recepimento della direttiva armi e raccolgono numerosi esponenti del mondo armigero (sia sportivo che venatorio). Molto buono il contributo durante la riforma dell'istituto della legittima difesa.
Non si percepisce una linea definita in materia né esplicitamente ostile, in compenso però tra le tante voci prevalgono quelle animaliste e anti-caccia, presumibilmente tra i motivi all'origine di una "fuga" di esponenti, alcuni dei quali molto vicini al nostro settore. Nel 2017 hanno votato a favore della direttiva 2017/853.
Non si sono opposti al buon recepimento della direttiva armi né alla riforma della legittima difesa e hanno recentemente dimostrato una maggiore apertura al confronto costruttivo su tematiche molto delicate che ci riguardano, tuttavia non si può non considerare come i principali esponenti si siano espressi contro il possesso di armi anche in tempi recenti (per esempio Di Maio, Di Battista, Bonafede) né una diffusa posizione contro l’attività venatoria. Nel 2017 hanno votato a favore della direttiva 2017/853.
Continua ad esprimere posizioni fortemente anti-armi, hanno tentato a conclusione della scorsa legislatura un recepimento della direttiva penalizzante e hanno osteggiato tutti i miglioramenti apportati o proposti, con posizioni ostili al nostro mondo in modo preconcetto e la cui fondatezza è stata poi smentita dai fatti. Come se non fossero bastate tutte le restrizioni introdotte durante la passata legislatura (in part. DLgs 121/2013, DL 91/2014, DL 7/2015), la recente proposta di legge presentata da 26 deputati ha intenti chiaramente punitivi e vessatori nei confronti dei detentori legali di armi, con la finalità esclusiva di ridurne notevolmente i diritti in ossequio a quanto richiesto dai disarmisti.
Nel 2017 hanno votato a favore della direttiva 2017/853.
Di seguito vogliamo segnalare, collegio per collegio, i candidati al Parlamento Europeo che riteniamo più vicini al nostro settore. Sono stati individuati sulla base di criteri oggettivi, quali l’aver collaborato con la nostra associazione (alcuni sono associati), l’aver assunto formalmente impegni con la nostra o con altre associazioni (anche venatorie), l’essersi esposti pubblicamente in favore del possesso legale di armi o dell’attività sportiva o venatoria o della legittimità della difesa.
Circoscrizione nord-occidentale (Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta)
Stefano Maullu (Fratelli d’Italia)
Marco Campomenosi (Lega)
Angelo Ciocca (Lega)
Alessandro Panza (Lega)
Pietro Fiocchi (Fratelli d’Italia)
Circoscrizione nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto)
Sergio Berlato (Fratelli d’Italia)
Paolo Borchia (Lega)
Mara Bizzotto (Lega)
Isabella Dotto (Fratelli d’Italia)
Paolo De Castro (Partito Democratico)
Circoscrizione centrale (Lazio, Marche, Toscana, Umbria)
Susanna Ceccardi (Lega)
Nicola Procaccini (Fratelli d’Italia)
Leo Bollettini (Lega)
Elena Vizzotto (Lega)
Anna Cinzia Bonfrisco (Lega)
Circoscrizione meridionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia)
Andrea Caroppo (Lega)
Circoscrizione insulare (Sardegna, Sicilia)
Maria Carolina Varchi (Fratelli d’Italia)
Elezioni regionali ed amministrative
Claudio Broglio (candidato in Piemonte con la Lega)
Faustino Vilardi (candidato in Piemonte con Forza Italia)
Alessandro Casolari (candidato a Reggio Emilia con Fratelli d’Italia)
Filiberto Franchi (candidato a Bastia Umbra con Forza Italia)