Dopo l’approvazione di un apposito emendamento da parte del consiglio regionale, lo scorso aprile, la giunta regionale della Liguria ha approvato ieri le nuove modalità per il controllo degli ungulati, con particolare riferimento alle ripetute situazioni di pericolo riscontrate a causa dell’aumento esponenziale dei cinghiali. A supporto della vigilanza faunistico-ambientale regionale, è stata prevista una nuova figura, rappresentata da cacciatori appositamente formati secondo le indicazioni dell’Ispra e della Regione, che potranno operare in affiancamento e sotto il coordinamento degli agenti e ausiliari di pubblica sicurezza per dare attuazione agli interventi di controllo faunistico previsti dalla legge. I corsi di formazione prevedono tra le materie didattiche ecologia, biologia, gestione di popolazioni animali selvatiche, tecniche e modalità di controllo. I cacciatori in possesso dei requisiti segnaleranno la propria disponibilità agli Atc e ai Comprensori alpini, che redigeranno apposite liste dalle quali potranno essere chiamati a rotazione, per coadiuvare il nucleo regionale di vigilanza.
Un’ulteriore innovazione, introdotta con le nuove regole, riguarda l’estensione delle possibilità per il proprietario o conduttore di un fondo agricolo di fare ricorso all’istituto dell’autodifesa.