Nssf sta lavorando per ottenere che quella della armi sia considerata “industria nazionale delle infrastrutture critiche” per restare in attività. E offre tutto il suo appoggio sulla sicurezza
La National shooting sports foundation, associazione commerciale statunitense per l’industria delle armi da fuoco con sede a Newtown, nel Connecticut, sta lavorando duramente durante la crisi covid-19 per assicurarsi che gli associati siano autorizzati a rimanere in attività, per fornire sicurezza e protezione agli americani nonché prodotti cruciali per i membri delle forze dell’ordine e delle comunità militari. A questo proposito si è attivata per informare il Dipartimento per la sicurezza nazionale sulla natura essenziale dell’attività dei produttori di armi da fuoco e munizioni, rivenditori, importatori, distributori e campi di tiro, i quali tutti dovrebbero essere esplicitamente elencati come parte dell’infrastruttura critica della nazione.
Nssf ha inviato una lettera al Dsi per far classificare l’industria delle armi e delle munizioni come “industria nazionale delle infrastrutture critiche” e gli impiegati del settore chiaramente identificati ed elencati come “lavoratori delle infrastrutture critiche essenziali”. Gli sforzi in Connecticut, Illinois e in molti altri stati hanno già avuto successo. Tuttavia, il New Jersey e la Pennsylvania negano ai cittadini il diritto di acquistare armi da fuoco.
Oltre a ciò, Nssf ricorda ai proprietari di armi di conservarle armi in modo sicuro quando non vengono utilizzate durante questo periodo stressante e con i bambini che trascorrono più tempo a casa. Nssf dispone di risorse per custodire in sicurezza le armi in casa, che può mettere a disposizione. Nssf e i suoi partner dell’American foundation for suicide prevention hanno inoltre sviluppato risorse per campi da tiro e rivenditori per educare il loro personale e i loro clienti a prevenire i suicidi. Nssf comunica, infine, che i numeri esatti del sistema nazionale di controllo dei precedenti penali dell’Fbi (Background check) non saranno disponibili per almeno un’altra settimana, ma secondo tutte le indicazioni, ci sono potenzialmente centinaia di migliaia di nuovi possessori di armi che ora sono a casa e potrebbero anche essere messi in quarantena. Il presidente e ceo di Nssf, Joe Bartozzi, consiglia di documentarsi sul possesso responsabile delle armi… e di non preoccuparsi!