L’Intergruppo parlamentare “Amici del tiro, della caccia, della pesca” ha promosso un incontro con le associazioni venatorie e le federazioni sportive del Coni, allo scopo di approfondire la conoscenza tra i vari membri dell’Intergruppo e per scambiare, in unmomento informale, alcune considerazioni su alcune iniziative, in particolare sulla necessaria riforma della legge 157/92. All’invito hanno risposto con grande entusiasmo oltre 40 parlamentari aderenti all’Interg…
L’Intergruppo parlamentare “Amici del tiro, della caccia, della pesca” ha
promosso un incontro con le associazioni venatorie e le federazioni sportive
del Coni, allo scopo di approfondire la conoscenza tra i vari membri dell’
Intergruppo e per scambiare, in unmomento informale, alcune considerazioni su
alcune iniziative, in particolare sulla necessaria riforma della legge 157/92.
All’invito hanno risposto con grande entusiasmo oltre 40 parlamentari aderenti
all’Intergruppo, tra i quali citiamo il Presidente della 13a commissione
Ambiente Senato, Antonio D’Alì, il relatore dei disegni di legge di modifica
alla 157/92 in commissione Franco Orsi, il capogruppo della Lega Nord al Senato
Federico Bricolo, il presidente della commissione Agricoltura della Camera
Paolo Russo. Erano presenti anche la quasi totalità delle associazioni
venatorie: il vicepresidente Federcaccia Dall’Olio, il presidente dell’Anlc
Paolo Sparvoli, il presidente della Confavi Maria Cristina Caretta, i
vicepresidenti dell’ Enalcaccia Roberto Cicognani e Dino Torre, il presidente
dell’Anuu Giovanni Bana. Per le federazioni sportive Coni, il presidente della
Fidasc Felice Buglione e il vicepresidente Uits Tito Süss. «l’Intergruppo», ha
dichiarato il presidente Luciano Rossi, «vuole essere protagonista e
intervenire in modo volenteroso per arrivare a una rapida e corretta modifica
della legge 157/92, evitando gli scontri tra opposte fazioni che, negli ultimi
15 anni, hanno impedito di raggiungere risultati soddisfacenti». Il senatore D’
Alì è intervenuto per illustrare l’attività della commissione Ambiente del
Senato, che «è in procinto di concludere le audizioni di tutte le parti, con l’
obiettivo di fare una riforma che risolva i problemi e le disfunzioni
presentate dalla legge 157/92 dopo oltre 15 anni, creando una serie di
correttivi che possano aiutare tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’’
ambiente, in primis agricoltori e cacciatori. L’intenzione è quella di
terminare i lavori in commissione entro la primavera per passare subito all’
approvazione in aula, con l’auspicio di pubblicare la nuova legge entro il
2009. Andiamo avanti con buona fiducia di fare qualcosa di buono per il paese»,
ha concluso D’Alì, «e per i cacciatori che, del Paese, sono una parte
importante». È stata poi la volta del senatore Orsi, che ha sottolineato «l’
importanza del momento per attuare la riforma della caccia, visto che ci
troviamo all’inizio della legislatura e sono presenti le condizioni politiche
per lavorare bene e in modo sereno. Il mio auspicio è quello di costituire un
percorso condiviso tra tutte le forze in campo, evitando la tentazione di
inseguire l’idea di una legge che ci faccia andare per forza di più a caccia a
favore di una legge che ci faccia andare meglio a caccia. Dobbiamo ricostruire
il rispetto per la caccia da parte della società, così come avviene in molte
realtà europee», ha concluso Orsi, «perché il mondo venatorio è oggi il più
forte movimento che si oppone all’urbanizzazione e alla perdita di territorio
naturale». Molto apprezzati sono stati anche gli interventi dei rappresentanti
delle associazioni venatorie, che hanno posto l’accento sulla necessità che la
normativa italiana sulla caccia assomigli sempre di più a quella europea e che
vengano al più presto superate le diversificazioni politiche e associative, al
fine di giungere a una sinergia comune per la corretta gestione della fauna e
dell’ambiente, nel rispetto delle tradizioni venatorie.