L'eterna diatriba del tiro ad avancarica si arricchisce di un ulteriore capitolo: l'Uits pretende dai presidenti di Tsn il boicottaggio delle gare Cnda. Altrimenti…
Non accenna a placarsi la polemica tra Uits e Cnda sulla gestione del tiro ad avancarica in Italia. Dopo il fallimento delle trattative per un accordo tra le due associazioni e, soprattutto, dopo la missiva del segretario generale della Mlaic (la federazione internazionale del tiro ad avancarica) Gerhard Lang, che lo scorso 6 febbraio ha ribadito che l’unico rappresentante riconosciuto per l’Italia è la Cnda, l’Unione italiana tiro a segno è partita al contrattacco, inviando ai presidenti di Tsn una nota informativa nella quale, sostanzialmente, li diffida dall’accogliere “gare competitive o campionati di qualsiasi livello da parte della Cnda all’interno delle sezioni Tsn affiliate alla Uits”. Con tanto di minaccia di sanzioni “secondo i vari profili di illecito, comportando anche una violazione dei diritti di sfruttamento dell’area che apparterrebbero al proprietario del bene demaniale”. L’unica facoltà ammessa per i presidenti di Tsn riguardo all’avancarica è organizzare gare o trofei “nell’ambito dell’attività sportiva approvata dalla Uits con tiratori tesserati Uits”.
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