Il politico di centro-sinistra e in particolare di area cattolica, fa discutere su Facebook dove si mostra al poligono con una Glock. Ma la legge sulla legittima difesa “è ‘na pericolosa cazzata”…
Un politico di centro-sinistra con in mano una pistola… fa notizia. In questo caso il politico in questione è Mario Adinolfi, che ha suscitato una ridda di commenti dopo aver postato su Facebook una foto che lo ritrae al poligono con una Glock, tra l’altro apparentemente dotata di caricatore maggiorato da 32 colpi: sì, avete capito bene, proprio quei caricatori (tra le altre cose…) sui quali da anni si sono concentrati gli strali del centro-sinistra sia in ambito italiano, sia in ambito europeo. L’ultima volta a metà 2018, per l’approvazione del decreto legislativo 104. “Per cinque anni”, ha rivelato il giornalista e scrittore di area cattolica, “ho ricevuto innumerevoli minacce di morte. E allora imparo a difendermi”. Salvo poi precisare che “la legge sulla legittima difesa resta ‘na pericolosa cazzata, semplicemente saper maneggiare un’arma è meglio che non saperlo fare se si è pubblicamente esposti”.
Una frase, decisamente, che ricorda molto il famoso marchese del Grillo, magistralmente interpretato da Alberto Sordi: in pratica se si ha una “esposizione pubblica” si ha diritto di difendersi: se sei un signor nessuno e vieni minacciato, comunque sono c… tuoi?
Alle critiche, Adinolfi risponde: “non mi piacciono le armi, però le ho volute studiare e usare, cosa che non avevo mai considerato prima. Non le trovo divertenti. Ritengo però utile saperle usare se costretto a farlo. Se mi sparano muoiono loro, sono rapido e precisissimo”.
A chi gli fa notare, vista la sua vicinanza al cattolicesimo, che “Dio non parla di armi”, lui replica: “Gesù porta la spada, Dio è Dio degli eserciti, la mia ultima figlia si chiama Joanna in onore di Jeanne d’Arc, santa perché guerriera”.
Sarà proprio lo stesso Adinolfi che criticando la foto del premier Salvini con una pistola mitragliatrice per la polizia, commentò “Lascia i mitra e leggi il Vangelo”? Veramente “fulminato sulla via di Damasco”, meglio di San Paolo…