Secondo lo Small arms survey 2010, presentato alle Nazioni unite, nel mondo si stima ci siano 875 milioni di armi da fuoco leggere. I Paesi maggiormente esportatori (almeno 100 milioni di dollari di controvalore) sono, in ordine di importanza, Stati Uniti, Italia, Germania, Brasile, Austria, Belgio, Gran Bretagna, Cina, Svizzera, Canada, Turchia e Russia. Secondo l’indagine, la delinquenza e i gruppi armati non statali sarebbero in possesso di “soli” 10 milioni di armi. Di tutta rilevanza anche il commercio di munizioni: tra il 2006 e il 2009, il controvalore delle esportazioni autorizzate di munizioni è stato di 4,3 miliardi di dollari, ai quali va aggiunto il valore delle produzioni locali (che secondo l’indagine è di gran lunga prevalente rispetto alle importazioni).
Secondo lo Small arms survey 2010, presentato alle Nazioni unite, nel mondo si stima ci siano 875 milioni di armi da fuoco leggere. I Paesi maggiormente esportatori (almeno 100 milioni di dollari di controvalore) sono, in ordine di importanza, Stati Uniti, Italia, Germania, Brasile, Austria, Belgio, Gran Bretagna, Cina, Svizzera, Canada, Turchia e Russia