La Second amendment foundation, associazione statunitense attiva nella difesa dei diritti degli appassionati d’armi, ha raggiunto un accordo con la città di New Orleans per la restituzione delle armi che le autorità hanno sequestrato ai cittadini durante le convulse fasi che hanno preceduto lo scatenarsi dell’uragano Katrina. La Second amendment foundation e la National rifle association avevano citato in giudizio, nel 2005, le autorità cittadine di New Orleans, sol…
La Second amendment foundation, associazione statunitense attiva nella difesa
dei diritti degli appassionati d’armi, ha raggiunto un accordo con la città di
New Orleans per la restituzione delle armi che le autorità hanno sequestrato ai
cittadini durante le convulse fasi che hanno preceduto lo scatenarsi
dell’uragano Katrina. La Second amendment foundation e la National rifle
association avevano citato in giudizio, nel 2005, le autorità cittadine di New
Orleans, sollevando dubbi sulla legittimità del sequestro delle armi, avvenuto
in molti casi con la forza e senza che i cittadini oggetto del provvedimento
avessero commesso reati di alcun genere. I possessori delle armi saranno
avvisati via posta e avranno 30 giorni di tempo per riappropriarsi di quanto
loro sottratto. “Siamo lieti che l’accordo sia stato raggiunto”, ha detto il
fondatore della Second amendment foundation, Alan Gottlieb, ma questo abuso non
sarebbe mai dovuto avvenire. Quando si verifica un disastro, nessuna autorità
può decidere di lasciare i propri cittadini inermi. Questo è quanto è accaduto
a New Orleans, senza alcuna legittimità e spesso sotto la minaccia delle armi,
e non si dovrà ripetere mai più. Quello che è avvenuto durante l’uragano
Katrina è oltraggioso, non è possibile che i diritti costituzionali siano
sospesi, nè per un uragano, nè per un terremoto o altri fenomeni, siano essi
naturali o causati dall’uomo”.