Non proprio come Langley per la Cia, ma come Vauxhall Cross del Sis che è in centro a Londra, anche l’Italia ha adesso un nuovo centro unitario per i servizi di intelligence
Se ne parlava da anni, ma adesso è ufficiale: i nostri servizi di intelligence hanno una nuova sede unitaria. Il 6 maggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte hanno inaugurato il palazzo che al civico 25 di piazza Dante a Roma, ospiterà Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza) .
Presenti ovviamente alla cerimonia i direttori Luciano Carta (Aise), Mario Parente (Aisi) e Gennaro Vecchione (Dis). L’enorme palazzo dei primi del Novecento ristrutturato per la nuova funzione (oltre 60.000 metri quadri di superficie e in grado di ospitare più di 1.000 dipendenti), aveva ospitato in precedenza i servizi finanziari di Cassa depositi e prestiti e, prima ancora, una sede delle Poste italiane.
Il premier Conte ha dichiarato: “In questa sede di Piazza Dante saranno ospitate d’ora innanzi tre strutture il cui dovere, e la cui ragion d’essere, è lavorare armoniosamente per tutelare l’interesse nazionale. Questo Palazzo è, pertanto, molto più che il nuovo indirizzo dei Servizi Segreti. È la raffigurazione plastica di un percorso indicato dalla legge di riforma, che ha opportunamente delineato un’articolazione non unica, ma triadica, della nostra intelligence, intesa a valorizzare e potenziare il portato etico e operativo dei due Servizi, anche ampliando lo spettro della loro attività di raccolta informativa. Ho tenuto molto a inaugurare questa nuova sede unitaria, dove da oggi potrà essere scritta una nuova pagina nella storia della sicurezza nazionale e nella storia della nostra democrazia”.
Contrariamente a Langley che ospita un Memorial wall ove non compaiono nomi dei caduti ma solo anonime stelle incise nel marmo, all’interno del palazzo di piazza Dante vi è una Parete della memoria dedicata ai caduti in servizio del comparto intelligence italiano con quattro nomi: Vincenzo Li Causi, Nicola Calipari, Lorenzo D’Auria e Pietro Antonio Colazzo.