Dopo il laconico comunicato stampa di qualche giorno fa, il presidente dell'Uits, Ernfried Obrist, fornisce ulteriori ragguagli sull'imminente commissariamento della federazione
Il presidente dell’Uits, Ernfried Obrist, ha inviato ieri una lettera ai presidenti di Tsn e ai presidenti dei comitati regionali dell’Unione, con un primo commento dopo il laconico comunicato stampa di qualche giorno fa, nel quale l’Uits annunciava l’imminente commissariamento.
“A tutt’oggi”, si legge nel comunicato, “né il ministero Difesa, né il consiglio dei ministri, nonostante l’appoggio e la pressione anche da parte del Coni, con il presidente Malagò, hanno dato una comunicazione ufficiale alla Uits riguardante la ratifica del consiglio direttivo o un motivo ostativo alla ratifica. Solo il 21 settembre 2017, in occasione del Trofeo Coni a Senigallia, il presidente Malagò mi ha comunicato che, con suo grande disappunto, nonostante il buonissimo andamento di tutta l’attività Uits grazie al lavoro che sta svolgendo il presidente Uits, il ministero della Difesa sta lavorando sulla ipotesi di un commissario ad acta della Uits. La stessa notizia, derivante da una intervista del presidente Malagò, è stata riportata sulla Gazzetta dello sport il giorno dopo, il 22 settembre 2017, e lo stesso giorno la Uits ha inviato il comunicato stampa. Non è mai successo, ed è quasi incredibile, che il governo aspetti quasi un anno per decidere sulla ratifica delle elezioni della Uits 2016, non rispettando il voto democratico della base del tiro a segno e discuta su una legge del 1978 non applicabile a un ente pubblico come lo è la Uits. Ho scritto lettere al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al ministro dello Sport, Luca Lotti, con le quali ho spiegato che non si può, a un ente pubblico sportivo che lavora bene, che è in regola con tutti i suoi adempimenti di legge e, soprattutto, che porta medaglie olimpiche all’Italia, impedire di operare. È già stato sacrificato un anno di lavoro e programmazione futura. L’ipotesi di nomina di un commissario ad acta, a oggi, appare un tradimento alla democraticità dell’ente e degli elettori, screditando le figure dei presidenti di sezione Tsn che hanno scelto i propri rappresentanti, contrapponendosi all’autonomia dell’Uits. Il consiglio e il presidente eletti da voi sono pronti per l’incarico che gli avete dato”.